L’EREMO DI SANTO SPIRITO TORNA ATTIVO
Un incantevole luogo di preghiera e di contemplazione, l’Eremo di Santo Spirito in Roccamorice (Pe) nel Parco nazionale della Maiella, tornerà a vivere. Non saranno più gli anacoreti del passato ma gli uomini e le donne del nostro tempo alla ricerca di pace e del senso dell’esistenza i nuovi frequentatori. L’Amministrazione comunale e Italia Nostra Onlus hanno stipulato un accordo per la gestione e conservazione di questo gioiello incastonato nella roccia. Un bene spirituale e storico difficile da tutelare perché isolato e inserito in un contesto ambientale tanto bello quanto particolare sotto l’aspetto climatico. Fonti storiche datano l’eremo al 1053 e annotano la presenza di due papi, il futuro papa Vittore III e Pietro da Morrone il futuro Celestino V che lo ristrutturò e vi aggiunse un oratorio al quale ne seguì un secondo e la costruzione di diverse celle. Nel 1278 arrivò l’autonomia e il titolo di monastero. Tra gli ospiti illustri: Torquato Tasso, Cola di Rienzo, Roberto di Salle, il principe Caracciolo di San Buono. Petrarca lo ha citato in De vita solitaria.