Parliamo questo mese dei biglietti natalizi, tradizione molto in voga nei paesi anglosassoni. Colgo l’occasione per augurare un Buon Natale a tutti! One of the most famous Christmas traditions was born out of lack of time. Indeed, the invention is often attributed to Sir Henry Cole ̶ the future first director of the Victoria & Albert Museum ̶ who thought of the idea in the holiday season of 1843 when he had received a pile of holiday letters and did not have time to answer them all. Since not answering a letter was considered impolite at the time, he commissioned his friend J. C. Horsley a drawing of people eating and drinking together with the words “A Merry Christmas and a Happy New Year to You” on the front. The idea was immediately popular even if the original design was heavily criticized because, according to some people, it promoted underage drinking by showing children with wine. A surviving copy of that first card was recently sold for 22.500£, the highest price ever paid for a card at auction. 40 years later, in 1875, Louis Prang, a Boston-based lithographer started the trend in the US but his cards included pictures of flowers and fruits, more elegant and less linked to Christmas. The card as we know it today, in book form, was an answer to another problem. People wanted to write a more private and/or more personalized message but the postcard as it was did not provide the necessary space and privacy. The new format was invented by a Kansas-based company, owned by the Hall brothers, and soon to be known as Hallmark. From those first trials in the early 1900s, the phenomenon grew massively, giving rise to a multibillion industry and a rich history that included cards designed by artists like Salvador Dalì and official cards sent by Royals and Presidents. The new challenge for this paper-based industry is surviving in a digital world. Small and large companies are reinventing themselves by offering funny or hand-crafted cards as a different way to wish a Merry Christmas.
Una delle tradizioni di Natale più famose è nata per mancanza di tempo. Infatti l’invenzione è spesso attribuita a Sir Henry Cole ̶ il futuro primo direttore del Victoria & Albert Museum ̶ che pensò all’idea nella stagione festiva del 1843 quando aveva ricevuto una pila di lettere e non aveva tempo di rispondere a tutte. Siccome non rispondere ad una lettera al tempo era considerato scortese, commissionò al suo amico J.C. Horsley un disegno che rappresentava un gruppo di persone che mangiavano e bevevano insieme con davanti le parole “Un Natale felice e un buon Anno Nuovo”. L’idea fu immediatamente popolare anche se il disegno originario fu criticato perché secondo alcune persone promuoveva il consumo di alcol da parte di minori mostrando dei bambini con il vino. Una copia sopravvissuta di quel primo biglietto di Sir Cole è stata recentemente venduta per 22.500£, il prezzo più alto mai pagato per un biglietto all’asta. 40 anni dopo, nel 1875, Louis Prang, un litografo basato a Boston diede vita all’usanza negli Stati Uniti ma i suoi biglietti includevano immagini di fiori e frutti, più eleganti e meno legati a Natale. Il biglietto come lo conosciamo oggi, in forma di libro, era una risposta ad un altro problema. Le persone volevano scrivere un messaggio più privato e/o più personalizzato ma la cartolina com’era non offriva il necessario spazio o privacy. Il nuovo formato fu inventato da una compagnia basata a Kansas di proprietà dei Fratelli Hall che poco dopo sarebbe stata conosciuta come Hallmark. Da quei primi tentativi all’inizio del Novecento, il fenomeno crebbe enormemente, dando vita a un’industria da miliardi di dollari e una storia ricca che include biglietti disegnati da artisti come Salvador Dalì e biglietti ufficiali mandati dai reali e da presidenti. La nuova sfida per questo settore basato sulla carta è sopravvivere nel mondo digitale. Piccole e grandi compagnie si stanno reinventando, proponendo biglietti divertenti e fatti a mano come un modo differente per augurare un Buon Natale.