LAVORATORI… SENZA FRONTIERE

By Fabrizio Quarchioni
Pubblicato il 23 Ottobre 2023

Si tratta di una cooperazione europea dei servizi per l’impiego operativa in tutti i paesi dell’Unione europea nonché in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. L’obiettivo generale è condividere informazioni e consigli per le persone in cerca di occupazione e per i datori di lavoro.

Pezzo per pezzo, anno per anno, ostacolo dopo ostacolo l’idea di Europa, come l’avevano pensata i padri fondatori, sta prendendo forma. A oggi il percorso compiuto è di circa la metà rispetto a quello da compiere. Abbiamo fatto l’Unione Europea, ma ancora non basta a far sentire tutti davvero cittadini europei, occorreranno altri sforzi per una vera ed efficace integrazione tra le nazioni. Occorrerebbe arrivare agli Stati Uniti d’Europa, semmai ci si arriverà. Nel frattempo si costruiscono reti settoriali in molti campi, soprattutto economici, ed una delle più importanti è certamente quella che riguarda la mobilità e la libera circolazione dei lavoratori su tutto il territorio europeo e anche oltre.

La rete in questione è chiamata Eures, una rete di cooperazione europea dei servizi per l’impiego operativa in tutti i Paesi dell’UE, nonché in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. A livello europeo la rete è coordinata dall’Ufficio europeo di coordinamento (ECO), istituito presso l’Autorità europea del lavoro. L’ECO gestisce il portale Eures e la piattaforma digitale Eojd. Ogni Paese membro della rete ha istituito, a sua volta, un ufficio nazionale incaricato di coordinare la rete nazionale dei membri e dei partner i quali forniscono servizi alle persone in cerca di occupazione e ai datori di lavoro. Un membro di Eures fornisce l’intera gamma dei servizi, mentre un partner dispone di un’offerta di servizi più limitata a seconda delle dimensioni dell’organizzazione o della natura degli altri servizi che presta normalmente.

L’importanza di tale rete viene certificata da dati concreti. Infatti, le regioni frontaliere interne dell’UE rappresentano il 40% del territorio complessivo dell’Unione Europea stessa e ospitano milioni di pendolari transfrontalieri. Secondo l’ultima relazione sulla mobilità dei lavoratori all’interno dell’UE, più di 1,3 milioni di persone, vivono in un paese e lavorano in un altro. Tuttavia, i lavoratori transfrontalieri possono incontrare quotidianamente una serie di ostacoli, quali: pratiche nazionali, sistemi di sicurezza sociale, norme fiscali e sistemi giuridici diversi. Inoltre, nelle regioni transfrontaliere i trasporti pubblici sono spesso meno sviluppati di quelli nazionali, il che ostacola ulteriormente la possibilità di lavorare in un altro Paese europeo. Perciò Eures aiuta i lavoratori transfrontalieri a superare ogni tipo di ostacolo fornendo adeguato sostegno finanziario ai partenariati transfrontalieri.

Nel quadro di questi partenariati, i membri e i partner di Eures collaborano per aiutare chi cerca lavoro a trovarlo e chi lo offre a reperire il personale di cui ha bisogno.

Anche le organizzazioni che non fanno parte della rete Eures possono partecipare se sono in grado di contribuire in tal senso. L’obiettivo generale dei partenariati è condividere informazioni e consigli per le persone in cerca di occupazione e per i datori di lavoro in materia di lavoro, occupazione, opportunità di collocamento e fornitura di servizi di pre e post assunzione. Sono disponibili gruppi di esperti (presenti anche nella Regione Abruzzo) per sostenere i lavoratori in ogni fase della loro carriera e rispondere a eventuali domande sugli aspetti pratici del lavoro da svolgere in un’altra nazione. Non mancano, poi, le necessarie azioni di monitoraggio dei flussi di lavoratori che si registrano attraverso le rispettive frontiere e per lo sviluppo di un mercato del lavoro europeo veramente libero.

Per quesiti, pareri e approfondimenti: fquarch@tin.it

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