Ognuno partecipa con il proprio lavoro alla grande opera divina del prendersi cura dell’umanità e del Creato. Lavorare quindi non è solo un “fare qualcosa”, ma è sempre agire “con” e “per” gli altri, quasi nutriti da una radice di gratuità che libera il lavoro dall’alienazione ed edifica comunità.
È quello che scrivono i vescovi italiani nel Messaggio per la Festa dei Lavoratori del 1° maggio 2024. In questa stessa prospettiva, l’articolo 1 della Costituzione italiana assume una luce che merita di essere evidenziata: la “cosa pubblica” è frutto del lavoro di uomini e di donne che hanno contribuito e continuano ogni giorno a costruire un Paese democratico.
La priorità del lavoro è davvero il fondamento di un bene comune che tutti, istituzioni e cittadini, dovrebbero percepire. Prenderci cura del lavoro è atto di carità politica e di democrazia.