Sono tante milioni di milioni: per l’esattezza quelle italiane ammontano a 55 milioni, con un impatto sull’uomo, sull’ambiente e l’economia solo positivo. Le api vanno di fiore in fiore a bottinare nettare e polline che trasformano nello squisito e salutare miele; producono l’energetica pappa reale e la curativa propoli. Offrono gratis un indispensabile servizio di impollinazione delle piante e sono tra i più significativi indicatori dello stato di salute dell’ambiente. Inoltre, contribuiscono positivamente all’andamento economico del settore agricolo: un milione e 150mila gli alveari censiti e ospiti della penisola con un indotto pari a 60 miliardi di euro l’anno, oltre 11mila i produttori apistici professionisti e circa 40mila quelli dilettanti dediti all’autoconsumo. Purtroppo questo laborioso e utile insetto sta scomparendo (in alcune zone dell’Europa si registra anche il 50% di perdite) una strage riconducibile principalmente all’avvelenamento causato dall’utilizzo massiccio di sostanze chimiche in agricoltura. Il Conapi (Consorzio nazionale apicoltori), con la campagna contro l’uso dei pesticidi denominata Bee Active! Attivi per le api, si propone di sollecitare i consumatori ad adottare piccoli comportamenti virtuosi volti a tutelare l’habitat delle api come: la scelta di alimenti biologici e biodinamici; la coltivazione di fiori per accrescere le fonti di nettare; bandire negli orti e nei giardini pesticidi o insetticidi; l’acquisto dei prodotti dell’alveare per sostenere il lavoro degli apicoltori.