LA NAZIONALE VA A RIO

La qualificazione al mondiale con due gare di anticipo, evento mai successo in precedenza, e qualche significativo corollario (vittoria azzurra numero 400, Buffon numero 1 assoluto quanto a presenze) hanno rassicurato il calcio italiano con la quantità dei numeri, sperando poi che un pizzico di coraggio in più – impersonato magari dalle sperabili crescite di gente come Immobile, Florenzi, Insigne, Verratti, El Shaarawi… – nella fase finale di Rio de Janeiro conferiscano alla squadra quella qualità indispensabile a chi voglia incidere nella storia e negli annali del calcio. Tutto bene, dunque, alla fine: ma come ha ammesso lo stesso ct Prandelli, la compagine ha preso coscienza dei suoi limiti. Basterà il semestre che ci separa dalle finali in Sud America a emendarli? Sia di buon augurio, intanto, la qualificazione anticipata.