LA FINE DI UN’UTOPIA
Esce il 19 maggio al cinema Gagarine, premiato al Roma film festival, un film di banlieue che è uno straordinario viaggio attraverso le conseguenze della storia. Alla periferia sud di Parigi, l’enorme complesso residenziale Cité Gagarine, un tempo simbolo di modernità e progresso, sta per essere demolito dopo anni di degrado rampante. Tra le 370 famiglie in attesa di essere assegnate ad altre abitazioni c’è chi è più pronto di altri a dire addio a un luogo così significativo, ma su tutti è il sedicenne Youri, che lì è cresciuto, a non volersi rassegnare. Mentre gli appartamenti attorno a lui si svuotano, e mentre i cantieri e gli operai si moltiplicano, il ragazzo che porta il nome del primo uomo nello spazio mette il talento ingegneristico e una fantasia “cosmica” al servizio di un sogno. Il “film di banlieue” è una categoria problematica, spesso riduttiva e a volte ghettizzante, eppure capace di emergere da un decennio all’altro con incredibile risonanza, certificando momenti importanti della storia francese. È la straordinaria rappresentazione di un viaggio attraverso le conseguenze della storia, ma è anche lo sfondo cinematograficamente ricco delle peripezie di Youri, adolescente timido però capace di sfidare gli ispettori del comune, lampadina dopo lampadina, con l’obiettivo di ritardare la cancellazione del suo mondo.