Ci sono scienziati che studiano i buchi neri per capire come si sono formati e come influenzano le galassie e le stelle, e ci sono altrettanto esimi loro colleghi che li hanno studiati per scoprire se i buchi neri possiedono tutti i requisiti tecnici per essere la sede dell’inferno (non si conosce la risposta, ma il fatto stesso che si siano cimentati fa supporre di sì). Non è una barzelletta, è la realtà. Non solo: per questa ricerca hanno ottenuto anche un riconoscimento mondiale per l’Astrofi-sica, l’Ig Nobel (un gioco di parole tra il celebre Nobel e la parola “ignobile”) che da 32 anni premia ricerche “strane, divertenti e perfino assurde”. Il bello è che questo riconoscimento è diventato prestigioso e non potrebbe essere diversamente, visto chi lo organizza: l’Harvard University (una delle più celebrate del pianeta e quella che ha prodotto il maggior numero di Premi Nobel), in collaborazione con gli Annals of Improbable Research, una rivista dedicata all’umorismo scientifico. La cerimonia, nell’austero teatro dell’ateneo, è uno spettacolo da non perdere, con veri Nobel impegnati a consegnare i premi o a fare altro, tipo spazzare il palco per togliere gli aeroplanini di carta lanciati come da tradizione dal pubblico. La differenza è che a Stoccolma staccano un assegno di 870 mila euro, mentre a Boston il premio varia di volta in volta: una minuscola casetta di cartone con il simbolo dell’infinito sul tetto; un vassoio con piatto e posate di plastica, oppure una tavoletta di legno con due placche per lato. Su una è inciso il nome del premio, sull’altra si attesta che il riconoscimento non è falso, e via di questo passo. Roba da matti, si dirà. Fino a un certo punto. Attenzione: i circa 10 mila candidati che ogni anno “concorrono” per i 10 riconoscimenti non sono scienziati da strapazzo, tutt’altro. Infatti, vengono premiate ricerche accuratamente selezionate, già pubblicate su riviste scientifiche, che hanno quantomeno avuto il merito di suscitare non poca ilarità. Molti dei ricercatori citati sono personaggi di prim’ordine, studiosi che hanno fatto scoperte decisive o che hanno addirittura aperto nuovi campi d’indagine, come nel caso di Andrej Gejm, premiato con l’Ig Nobel nel 2000 con sir Michael Berry per la loro dimostrazione della rana volante (derivante dalle ricerche sulla levitazione diamagnetica), e che nel 2010 vinse il Nobel per le ricerche sul grafene. Il premio non vuole essere una presa in giro della scienza ed è molto apprezzato nel mondo scientifico proprio per la capacità di sdrammatizzare la ricerca, tanto che il motto è; “La scienza che fa prima ridere e poi pensare”. All’origine dell’Ig Nobel vi è, infatti, il concetto che è possibile divertirsi e imparare anche in ambito scientifico e che spesso è necessario divertirsi per imparare.
È difficile cogliere il fior fiore dalle ricerche premiate; ne abbiamo scelta a caso qualcuna. Un inquietante censimento di tutti gli insetti e i batteri con cui dividiamo il letto ogni notte (Ig Nobel per la Biologia); un nuovo metodo per estrarre una sostanza all’aroma di vaniglia dallo sterco delle mucche (Chimica); la rivelazione che i ratti a volte non riescono a distinguere tra una persona che parla giapponese al contrario e una che parla olandese al contrario (Linguistica). C’è chi ha scoperto che i criceti che assumono Viagra risentono meno dei cambiamenti di fuso orario (Medicina); chi ha trovato una formula per descrivere come le lenzuola si spiegazzano (Matematica) e chi ha individuato nel Leu romeno la banconota che, comparata con altre, veicola più batteri in assoluto (Medicina). Per la Psicologia sono state premiate la scoperta che sorridere per finta non rende più felici e lo studio sull’addestramento dei piccioni a distinguere tra i dipinti di Picasso e quelli di Monet. Premio anche per una sveglia dotata di due ruote, che cade dal comodino e corre fino a quando chi l’ha caricata non si alza per trovarla e spegnerla. A cosa serve, oltre che a obbligarci a lasciare il letto? Aumenta il numero di ore in cui gli esseri umani assonnati sono in grado di agire come se stessero lavorando (Economia). Per la Pace si sono distinte ricerche sull’ipotesi che nell’uomo la barba si sia evoluta per proteggersi dai pugni in faccia; sulla misurazione del livello di soddisfazione che si prova quando ci si gratta; un algoritmo che aiuta i pettegoli a decidere quando dire la verità e quando mentire; il monitoraggio elettronico dell’attività delle cellule cerebrali di una locusta mentre guarda i momenti salienti del film Guerre Stellari e, quello più divertente di tutti, per l’invenzione del karaoke, “fornendo così un modo completamente nuovo per imparare a tollerarsi a vicenda”. Non poteva mancare il compianto Edward A. Murphy al quale è stato conferito alla memoria “per aver dato vita nel 1949 alla Legge di Murphy, il principio ingegneristico di base che se ci sono due o più modi per fare qualcosa, e uno di quei modi può provocare una catastrofe, qualcuno lo farà” (o, in altre parole: “Se qualcosa può andare storto, lo farà”).
In questo caleidoscopio scientifico non potevano mancare gli italiani: hanno ottenuto il riconoscimento 24 connazionali e due istituti tricolore, tra cui l’Istat per aver preso l’iniziativa nell’adempiere al mandato dell’UE per ogni Paese di aumentare la dimensione ufficiale della propria economia nazionale includendo i proventi della prostituzione, della vendita illegale di droghe, del contrabbando, e tutte le altre transazioni finanziarie illecite tra partecipanti consenzienti. Tra gli scienziati, Ig Nobel per aver misurato il dolore che le persone avvertono guardando un brutto dipinto, piuttosto che un bel dipinto, mentre vengono colpite (alla mano) da un potente raggio laser (Arte); per aver dimostrato che le organizzazioni sarebbero più efficienti se promuovessero persone a caso (Managment); teoria che alcune persone sarebbero fisicamente in grado di correre sulla superficie di uno stagno, se quelle persone e quello stagno fossero sulla luna (Fisica); per “aver fornito l’evidenza che la pizza può proteggere da malattie e morte, purché fatta e mangiata in Italia” (Medicina). Oppure per esperimenti tesi a scoprire perché i pedoni non si scontrano continuamente con altri pedoni (Fisica); e perché, a volte, i pedoni si scontrano con altri pedoni (Cinetica) oppure perché spesso sono le persone più fortunate, e non quelle più talentuose, ad avere successo nella vita. Tutte ricerche spesso sponsorizzate da società esterne per chissà quali scopi.
Dulcis in fundo, due riconoscimenti i cui protagonisti non sono saliti sul palco per ricevere l’ambito premio: per il… Managment, cinque 5 killer professionisti cinesi coinvolti in un caso di omicidio su commissione, più volte subappaltato, passando di mano in mano, ogni volta con una riduzione del compenso per il killer. L’ultimo sicario incaricato si è messo d’accordo con la persona da uccidere per inscenare un finto omicidio, ma la vittima designata si è rivolta alla polizia. E poi una sfilza di politici, tra i quali, Trump, Putin, Johnson, Bolsonaro e Lukashenko per “aver usato la pandemia di Covid-19 per insegnare al mondo che i politici possono avere un effetto più immediato sulla vita e sulla morte di quello di scienziati e dottori”. Chi ci aveva pensato? In effetti, è vero. Purtroppo.