LA DIETA IN GRAVIDANZA

By Gabriele Salini
Pubblicato il 3 Febbraio 2014

Che sia importante mangiare bene in gravidanza è fuori di dubbio. Lo è ancor di più da quando gli ultimi studi supportano l’ipotesi che un’alimentazione non ottimale in questo delicato periodo possa avere conseguenze a lungo termine sulla salute del bambino. Secondo le linee guida Gravidanza fisiologica dell’Istituto superiore di sanità è utile incrementare le calorie nel 2° e 3° trimestre di gravidanza, aggiungere un po’ di proteine (carni magre, pesce, uova, latte e derivati, legumi in abbinamento con i cereali), garantirsi folati e vitamina D. Carne e pesce hanno un ruolo basilare anche come fonti di ferro, presente in una forma più facile da assorbire rispetto a quello dei vegetali; la carenza di ferro può aumentare il rischio di basso peso alla nascita e avere anche effetti negativi a lungo termine, in particolare sullo sviluppo del sistema nervoso centrale. Altro minerale importante è il calcio: nelle donne gravide carenti di calcio aumenta il rischio di ipertensione; ma il calcio in gravidanza è fondamentale anche per la crescita delle ossa del bambino. E veniamo all’acido folico e alla sua importanza a scopo preventivo: la supplementazione di 400 microgrammi al giorno di acido folico (verdure a foglie verdi e arance) durante i primi 3 mesi riduce fino quasi ad azzerare il rischio di difetti di chiusura del tubo neurale. Infine, per una donna normopeso a inizio gravidanza l’aumento di peso raccomandato è compreso fra 11,5 e 16 kg.

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