ITALIANI SPRECONI MA CAMMINATORI

By Michele Migliozzi
Pubblicato il 1 Dicembre 2013

Lo spreco alimentare in Italia rappresenta 1,19% del Pil (Prodotto interno lordo). Questo è il dato preoccupante emerso da uno studio di Last Minute Market e Swg presentato ad Ecomondo. Per la commissione ambiente Ue: il 42% del totale degli sprechi (76 kg pro capite per anno) si materializza in casa (25% della spesa alimentare). Prestando attenzione si può recuperare almeno il 60% di quanto viene gettato attualmente. Gli sprechi, oltre a essere poco etici, gravano sul bilancio familiare, sociale e sull’ambiente (suolo, acqua, energia, smaltimento rifiuti). Ma c’è anche un dato positivo: gli italiani amano andare in giro con le proprie gambe. Un’indagine dell’Osservatorio Linear dei Servizi evidenzia che una persona su quattro si sposta a piedi, tendenza in crescita motivata dall’esigenza di risparmio rispetto ai costi auto, dalla propensione al wellness e al benessere fisico. Solo il 13% degli intervistati ammette di utilizzare sempre l’ascensore, mentre sono 6 su 10 quelli che lo usano per andare oltre il secondo piano.

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