INVESTIAMO SULLE PERSONE

Occorre potenziare il benessere psicologico
By Marta Rossi
Pubblicato il 28 Febbraio 2023

Dopo la diffusione del Covid e le misure di contenimento del virus oggi più che mai è necessario garantire un sostegno adeguato a tutti i livelli per salvaguardare la salute mentale dei più giovani. Secondo Eurostat l’Italia è stata la terza nazione con più abbandoni scolastici

Nel mondo, un adolescente su sette soffre di un disturbo mentale diagnosticato: per il 40% si tratta di ansia e depressione, il suicidio è, sempre su scala globale, tra le prime cinque cause di morte per i giovani tra i 15 e i 19 anni. In Europa il dato fa paura: seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali, con 4 casi su 100mila ragazzi. L’Unicef ha presentati i dati e una serie di iniziative per contrastare questo fenomeno in collaborazione con ospedali, scuole e ordini professionali.

La salute mentale costituisce una parte integrante e indispensabile della salute e del benessere generale”, spiega il portavoce dell’Unicef Italia, Andrea Iacomini, in occasione della presentazione di Potenziare il benessere psicologico: un investimento sulle persone – Prima della pandemia, in Italia, si stimava che circa 956mila ragazzi e ragazze fra i 10 e i 19 anni soffrissero di problemi di salute mentale. “La diffusione del Covid e le misure di contenimento del virus “hanno mutato fortemente gli equilibri e le routine di tutti i cittadini. I bambini e gli adolescenti hanno subito gravi ripercussioni anche a livello psicologico ed emotivo a fronte degli effetti della pandemia. Oggi più che mai è necessario garantire un sostegno adeguato a tutti i livelli per salvaguardare la salute mentale dei più giovani”.

Secondo il rapporto Bes (Benessere equo e sostenibile) dell’Istat, l’indice di salute mentale dei teen italiani tra i 14 e i 19 anni nel 2021 si è contratto notevolmente, 220mila di loro (il 10%) si sono dichiarati insoddisfatti della propria vita, nel 2021 Eurostat ha rilevato che l’Italia è stata la terza nazione con più abbandoni scolastici (12,7%), dopo Romania (15,3%) e Spagna (13,3%).

Diverse sono le iniziative che Unicef ha avviato con partner scientifici, ordini professionali e associazioni di settore: “Dal Protocollo d’Intesa con la Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli sul progetto #Withyou, alla petizione Salute per la mente di bambini e adolescenti, per richiedere maggiori investimenti destinati alla prevenzione, promozione e tutela della salute mentale degli adolescenti e dei loro famigliari, che ha raggiunto circa 8mila adesioni. E ancora – aggiunge Iacomini – dalle attività svolte nelle scuole attraverso il programma Scuola Amica, al documento Le Cose da fare, Agenda per l’infanzia 2022-2027, che intende presentare al Governo e al Parlamento le azioni prioritarie che dovrebbero realizzarsi durante questa legislatura a favore dell’infanzia e dell’adolescenza. Al centro la salvaguardia e la tutela della salute mentale e del benessere psicosociale dei bambini e degli adolescenti. Tra le iniziative a favore di bambine, bambini, migranti e rifugiati in Italia – conclude il portavoce dell’Unicef Italia – un’attenzione particolare è rivolta a sostenere l’assistenza e inclusione sociale dei tanti bambini ucraini che sono giunti nel nostro paese con le loro famiglie, o spesso soli, e per i quali va garantita la piena realizzazione dei loro diritti”.

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