Sono tremila gli studenti abruzzesi, provenienti da cinque scuole (delle province di Teramo, L’Aquila e Pescara) che hanno partecipato alla Corsa contro la fame. La manifestazione, giunta quest’anno alla settima edizione, coinvolge circa 45 mila studenti delle scuole primaria e secondaria di primo e secondo grado in 155 città italiane e 7 milioni di studenti in 28 mila scuole a livello globale.
Promossa dalla organizzazione umanitaria Azione contro la fame, la Corsa non rappresenta che il gran finale di un percorso ben più ampio.
In un primo step sono infatti previste lezioni atte a sensibilizzare i giovani circa il problema della fame e della malnutrizione nel mondo (circa 2.300 ore di incontri o DAD).
In un secondo momento, i giovani, con il Passaporto solidale e video loro forniti, si impegnano ad sensibilizzare familiari, vicini e amici a questa piaga.
Infine, arriva il momento della corsa. A fronte del loro impegno nella sensibilizzazione, i giovani possono ricevere dagli Istituti una Promessa di donazione per ogni tratto di sostenendo così, con il loro impegno nella disciplina sportiva, la lotta alla fame e malnutrizione nel mondo.
«Prima della pandemia, già 690 milioni di uomini, donne e bambini soffrivano di fame e di malnutrizione; ora altri 130 milioni rischiano di essere trascinati nell’alveo dell’insicurezza alimentare a causa dell’impatto del Covid sulla capacità di accedere al cibo e ai beni di prima necessità – ha dichiarato Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la fame –. Con questo progetto, grazie all’impegno di migliaia di studenti e dei docenti, accendiamo i riflettori sulla crisi alimentare che colpisce le comunità più vulnerabili del mondo le quali, oltre alla attuale emergenza sanitaria, sono spesse già flagellate da guerre, povertà ed effetti dei cambiamenti climatici. Negli studenti e nei docenti troviamo i nostri principali ‘alleati’, a dimostrazione del fatto che la scuola, con il coinvolgimento di tutti i suoi attori, può trovare quelle sinergie utili per contribuire, davvero, alla creazione di un mondo migliore e, soprattutto, libero dalla fame».