IN BRASILE PER ABRACCIARE I GIOVANI

A Rio de Janeiro il pontefice presenzierà la XXVIII Giornata mondiale della Gioventù in programma dal 23 al 28 luglio prossimi. Un CALENDARIO intenso, per una realtà ecclesiale e sociale che convive da sempre con la povertà e la ricchezza L’appuntamento mattutino con la messa presieduta da papa Francesco nel complesso di Santa Marta in Vaticano sta diventando una sorta di catechesi quotidiana. Quasi un’enciclica “orale” al giorno. In omelie che durano lo spazio di pochi minuti, Francesco riesce sempre a trovare le parole giuste per interrogarsi su una fede che non ha paura del mondo. Periferie della storia, ruolo dei preti e dei vescovi, finanza e banca vaticana, pastorale e riforma della curia: ogni mattina il papa rilascia ai fedeli di Santa Marta, ma anche a tutto il mondo visto la celerità delle notizie che corrono sul web, pillole di “buona notizia”. Senza sconti a nessuno.

Intanto Roma, e in particolare San Pietro, sono prese d’assalto ogni giorno da centinaia di migliaia di “turisti del sacro” che vengono appositamente per ascoltare e vedere papa Francesco, sia il mercoledì per l’udienza generale che la domenica per l’Angelus. Un bagno di folla ininterrotto che la dice lunga su quanto questo papa sia simpatico ai cattolici di tutto il mondo.

Anche le pubblicazioni parlano tutte di Bergoglio, e la classifica dei libri, tradizionalmente in mano agli editori laici, questa volta deve fare i conti con la statura e la semplicità di Francesco. L’ultimo lavoro pubblicato è del vaticanista del Tg1, Fabio Zavattaro, che per Editori Riuniti ha scritto un libro dal titolo, Fratelli e sorelle, buonasera. La vita, le parole e le scelte di papa Francesco. Si chiede Zavattaro: “Da dove viene il papa che viene dalla fine del mondo? Quale la sua storia, il suo impegno in e per l’America Latina? Il suo rapporto con i cattolici di rito orientale? Il suo dialogo con le altre religioni? Che storia ha alle spalle? Qual è la sua posizione rispetto alla riforma della curia e della chiesa, alla politica, all’economia, alla situazione del mondo?”.

Le domande dei giornalisti sono anche le domande dei fedeli. Essi chiedono, nelle parrocchie, nei movimenti e nelle associazioni ecclesiali, si informano, sono anche stupiti da questa ventata di novità infusa dallo Spirito che ha investito la chiesa e il suo popolo.

Intanto ora c’è il Brasile. Primo viaggio ufficiale all’estero di papa Francesco. La XXVIII Giornata mondiale della gioventù si terrà infatti dal 23 al 28 luglio prossimi nella città di Rio de Janeiro e ha come motto Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli (Mt 28,19). Benedetto XVI, nel messaggio inviato ai giovani per l’occasione, spiega che “la celebre statua del Cristo Redentore, che domina quella bella città brasiliana, ne sarà il simbolo eloquente: le sue braccia aperte sono il segno dell’accoglienza che il Signore riserverà a tutti coloro che verranno a lui e il suo cuore raffigura l’immenso amore che egli ha per ciascuno e per ciascuna di voi. Lasciatevi attrarre da lui! Vivete questa esperienza di incontro con Cristo, insieme ai tanti altri giovani che convergeranno a Rio per il prossimo incontro mondiale! Lasciatevi amare da lui e sarete i testimoni di cui il mondo ha bisogno”.

L’agenda di papa Francesco per il suo primo grande viaggio internazionale è ricca di appuntamenti. Il programma prevede, oltre l’incontro con i giovani, il saluto con la presidente del Brasile, Dilma Rousseff, la visita a una favela, a un ospedale e a una comunità di giovani detenuti. Il papa arriverà in Brasile lunedì 22 luglio. L’accoglienza da parte delle autorità avverrà presso l’aeroporto internazionale del Galeão/Antônio Carlos Jobim a partire dalle 16.00. Subito dopo ci sarà una cerimonia di benvenuto nel giardino del Palazzo Guanabara, dove terrà il suo primo discorso. Sarà qui che la presidente della Repubblica darà il benvenuto a papa Francesco. Mercoledì 24 luglio visiterà la basilica del santuario dell’Aparecida, il più grande santuario mariano al mondo. La visita esaudisce un desiderio espresso da papa Francesco, profondamente devoto di Maria. Sempre mercoledì parteciperà all’inaugurazione del centro di salute mentale per il recupero dei tossicodipendenti, una delle eredità sociali della Gmg Rio 2013. Giovedì 25 luglio Francesco vivrà un incontro emozionante. Dopo 33 anni un papa torna a visitare una favela. Stavolta, invece di Vidigal, nella zona sud di Rio, dove passò Giovanni Paolo II nel 1980, la visita sarà a una favela della zona nord. La comunità scelta è quella di Varginha, parte del complesso di Manguinhos, recentemente pacificata dal governo di stato di Rio de Janeiro. Nel pomeriggio Francesco parteciperà alla festa di accoglienza dei giovani sulla spiaggia di Copacabana, uno degli eventi più importanti della Gmg Rio 2013. Il parco Quinta da Boa Vista, antica casa di ferie dell’imperatore Dom Pedro, annoverata tra le maggiori attrazioni turistiche della città, sarà una delle sedi di catechesi dell’evento e della fiera vocazionale. Il santo padre confesserà quattro giovani durante la mattina di venerdì 26, mentre nel pomeriggio ci sarà la Via Crucis con i giovani sulla spiaggia di Copacabana. Un sabato ancor di più intenso per il papa: agli eventi ufficiali seguirà, nel pomeriggio, l’incontro a Guaratiba, nel Campus Fidei, per la veglia di preghiera con i giovani, durante la quale rivolgerà un discorso ai pellegrini e trascorrerà un momento di adorazione al Santissimo sacramento insieme ai giovani presenti. Domenica, dopo l’incontro con il comitato di coordinamento del Consiglio episcopale latino americano, tornerà a Roma.

Un programma intenso, per una realtà ecclesiale e sociale che convive da sempre con la povertà e la ricchezza, forte di una democrazia giovane e generosa e di una spinta al progresso che spesso dimentica gli ultimi.

Anche per questo Francesco va in Brasile. Per ascoltare il grido di speranza di un’umanità dolente e sempre più sola.