IMPARARE A NUOTARE
Anche se non ufficialmente osteggiato (o quanto meno non apprezzato e gratificato come altre sezioni degli sport acquatici che si vantano di essere inserite tra le discipline del “bouquet” olimpico, citiamo, nessuno ce ne voglia, il nuoto artistico, nuova denominazione del nuoto sincronizzato), il nuoto per salvamento ha segnato questa volta proprio un bel punto a favore grazie ad una pregevole iniziativa che si è svolta sul litorale capitolino sotto l’egida Imparare a nuotare salva la vita, che poi a ben guardare è la filosofia di fondo, la ragione sociale, per così dire, del nuoto per salvamento, del salvamento tout court. L’entusiasmo dei bambini e dei ragazzi, i valori dello sport e dell’educazione civica, il divertimento delle discipline acquatiche, l’attività balneare e i giochi sulla spiaggia, sono stati gli ingredienti alla base dell’iniziativa coincisa con l’inaugurazione della spiaggia libera data in convenzione dal Municipio X di Roma Capitale alla Federazione italiana nuoto per l’organizzazione degli Europei delle discipline acquatiche che si sarebbero poi svolti dall’11 al 21 agosto e che avrebbero preceduto di qualche giorno i campionati master in programma dal 24 agosto al 4 settembre. La giornata Io e l’acqua – Nuotare in sicurezza. Per evitare un mare di guai, che abbiamo qui voluto ricordare, è promossa dalla Federazione Italiana Nuoto e ha coinvolto quest’anno oltre duecento tra bambini e ragazzi impegnati nella fase didattica e ludica, le strutture della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco. Per evitare un mare di guai sarebbe auspicabile che l’iniziativa sia replicata in ogni spiaggia lungo gli ottomila chilometri delle nostre coste.