IL VINO DELL’ABATE
Il moscatello casauriense, specialità goduta dapprima dalla famiglia monastica, era caduto nell’oblio a causa dell’insetto che attacca la vite e dello spopolamento delle are interne. È particolarmente vocato ad accompagnare dolci di ogni genere e frutta secca, ma anche formaggi stagionati, erborinati e carni bianche Il vino bevanda di “salvezza” sull’altare e gioia del palato sulla tavola. Nella Regola, san Benedetto afferma che sarebbe meglio per il monaco non bere vino ma raccomanda comunque di limitarsi nell’assunzione: “pensiamo basti una emina al giorno”. Nessuna deroga per chi guida la comunità monastica, ovvero, l’abate. Dobbiamo ritenere che quest’ultimo, pur rispettoso della […]
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