Tratta ferroviaria che non ha più corse sull’orario dei treni dal 2011. “Nel periodo d’oro – ci dice Angelo addetto alla manutenzione dei binari e oggi in pensione – erano 23 le corse, l’ultima partiva da Isernia alle 23,52”. Poi lo spopolamento della montagna, la ferrovia costruita a fine 800 per far sentire più vicino Napoli agli abruzzesi e molisani, chiuse i battenti. Angelo è volontario dell’associazione Amici della ferrovia la rotaia, presta servizio come assistente a terra e nei vagoni per la fondazione Ferrovie dello Stato che una volta al mese, per la stagione primaverile ed estiva, riaccende i motori di una vecchia locomotiva ancora ben funzionante e trasporta viaggiatori, con la voglia di scoprire bellezze che solo con il treno si scoprono, sulle carrozze “controporte”, vagoni tutti in legno che hanno la particolarità appunto di fare entrare il viaggiatore direttamente sul posto che poi occuperà. È chiamata la transiberiana d’Italia. Panorami bellissimi e la stazione di Rivisondoli, seconda solo al Brennero, per altezza sul livello del mare. Il percorso completo tocca, partendo da Sulmona, Pettorano, Campo di Giove, Palena, Rivisondoli-Pescocostanzo, Roccaraso, Alfedena, Castel di Sangro, Carovilli, Carpinone per poi finire la corsa a Isernia. Un’idea per rilanciare il turismo in montagna. Per informazioni sul web: Fondazione ferrovie dello Stato.
Panoramica privacy
Questo sito utilizza cookies per migliorare l'esperienza di navigazione.
I cookies sono piccoli files di testo salvati nel tuo browser per facilitare alcune operazioni. Grazie ai cookies, se torni a visitare il sito potrai essere riconosciuto non dovendo dare nuovamente il consenso al trattamento dei dati personali e saranno ricordale le preferenze già espresse.
Per gli sviluppatori, i cookies indicano le pagine più apprezzate dai visitatori al fine di un ulteriore sviluppo del sito.