Antonello, Attilio, Domenico, Elvira, Giampiero, Laura, Marcella e Vincenzo sono gli otto ragazzi che gestiscono 8 stelle, il primo Bed and Breakfast di turismo sociale italiano. Esempio concreto di innovazione e inclusione sociale, il B&B di via Gramsci, che da qualche giorno fa brillare con particolare intensità la città di Foggia, rappresenta un’opportunità di sviluppo, di integrazione e di occupazione per gli otto ragazzi con sindrome di Down dell’associazione Civico 21. Associazione che dopo aver sperimentato con successo l’esperienza della residenzialità e della socializzazione, ha intuito che il passo successivo per definire al meglio i loro processi di autonomia e di inclusione era quello di concretizzare un’idea imprenditoriale innovativa. Di qui la necessità degli stessi soci di dare vita, insieme ai loro genitori e alla cooperativa Costruire un sogno, a una struttura turistica il cui taglio del nastro è avvenuto al termine del percorso formativo e di accompagnamento al lavoro realizzato da Formever Lab, insieme all’associazione Civico 21 onlus, nell’ambito del progetto FormAbility, promosso dalla Fondazione Megamark.
Per il loro B&B, Laura, Elvira e gli altri ragazzi hanno pensato a tutto. A partire dall’importanza di creare dei locali ricettivi privi di barriere architettoniche, con l’obiettivo di intercettare tutta una fetta di potenziali turisti – persone con disabilità, over 65 e loro accompagnatori – spesso tagliati fuori dai circuiti di promozione dei territori, proprio a causa degli ostacoli strutturali. “L’idea è nata dalla necessità di dare uno spunto lavorativo concreto ai ragazzi e dal desiderio delle loro famiglie di creare un futuro per i loro figli” spiega Stefano Rinaldi, presidente dell’associazione Civico 21. “Il B&B offre agli ospiti anche la possibilità di poter interagire con i ragazzi che frequentano le attività dell’associazione, creando un incontro tra lavoratori e turisti, che può trasformarsi in occasione di crescita e di scambio per tutti”. Lo staff di 8 Stelle ha anche realizzato degli itinerari per orientare gli ospiti in percorsi turistici naturali, religiosi, artistici e culturali. La sfida è lanciata. Andare oltre l’evidenza, perché l’amore di Dio è più forte di qualunque ostacolo. L’esempio del giovane Gabriele è più che mai attuale: si può essere felici anche nella malattia. I ragazzi non vedono l’ora di accogliere i primi clienti.