Storia di una grave ingiustizia giudiziaria
È la vicenda incredibile di Beniamino Zuncheddu, un pastore sardo che all’età di 26 anni fu arrestato e condannato ingiustamente all’ergastolo, in via definitiva, per un triplice delitto. Alla base dell’assoluzione, nel processo di revisione dopo quasi 33 anni di reclusione, il gran lavoro di un giovane avvocato e le intuizionidell’ex procuratrice generale di Cagliari, Francesca Nanni.
“Mi sarebbe piaciuto avere una famiglia. In cella, ogni tanto pensavo ai miei amici, che negli anni si erano sistemati. A me tutto questo non l’hanno permesso. Mi hanno rubato tutto…”. Eh già, quasi 33 anni trascorsi in carcere da innocente, di cui 10 e 4 mesi vissuti in condizioni inumane e degradanti in celle sovraffollate dove aveva a disposizione meno di due metri quadrati per sé, senza acqua calda, con la turca dove fare i bisogni dentro la cella, senza la porta o altri divisori… Cos’altro volevamo rubargli a Beniamino Zuncheddu, un pastore sardo arrestato all’età di 26 anni con l’accusa di un triplice omicidio e scarcerato all’età
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