IL PERENNE CONFLITTO FRA IL BENE E IL MALE

Da molti brani della bibbia risulta chiaro che Dio permette la tentazione. Il libro di Giobbe addirittura teorizza l’opera malefica del demonio con il consenso di Dio. Come è possibile che Dio, che si dichiara essere amante dell’uomo, possa permettere che la sua creatura sia messa a così dura prova? Un sentito grazie.  Gabriele (Atri)

Tutta la sacra scrittura e in modo particolare il libro di Giobbe con uno stile narrativo di qualità letteraria e teologica, esprimono alla perfezione il perenne conflitto fra il bene e il male che in modo particolare si svolge nella coscienza dell’uomo e alimentato dalle circostanze esistenziali. La bibbia presenta le provocazioni del demonio come delle prove necessarie per rinforzare la volontà di credere in Dio, perché sarebbe facile credere in lui quando tutto si svolge secondo i nostri desideri, mentre non è così scontato quando si sperimenta il dolore e la sofferenza. Riportando tutto ciò all’amore infinito e preveniente di Dio, è necessario ribadire la presenza del male nella nostra vita, male che è entrato nel mondo con il primo peccato dei nostri progenitori. Detto peccato, eredità comune di tutti i mortali, ci viene eliminato dal battesimo, ma la potenza del male che è raffigurato dal demonio, è sempre accovacciato all’entrata della nostra coscienza e ci provoca al male. Dipende da noi non cadere nella tentazione, che bisogna dire è sempre molto allettante e ben presentata dal nostro nemico, colui che vuole tenerci lontani da Dio. Il male esiste, la tentazione pure, e molti attratti da falsi ideali vi cadono e vi restano impigliati con la convinzione purtroppo di essere nel bene.