IL PAPA DEL SORRISO
Quarantacinque anni fa, precisamente il 26 agosto 1978, fu eletto papa Giovanni Paolo I. Un pontefice in anticipo sui tempi, di almeno 35 anni, la cui spinta riformatrice fu arrestata da un destino avverso. È l’immagine comune che fedeli, studiosi e opinione pubblica conservano di Albino Luciani, eletto al soglio pontificio nell’agosto del 1978. Era nato il 17 ottobre 1912 a Canale d’Agordo, in provincia di Belluno.
La sua elezione a 263º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, maturata in sole quattro votazioni e come mediazione tra le posizioni più conservatrici e quelle riformiste, segnò fin da subito uno spartiacque nella storia della Chiesa.
A partire dalla scelta del nome inedito, Giovanni Paolo, invece di optare per quelli dei predecessori, come avveniva dagli albori del Cattolicesimo. La stessa scelta sarà fatta molto più tardi, nel 2013, da Bergoglio, eletto con il nome di Francesco.
Le riforme annunciate da papa Luciani non poterono vedere la luce. Dopo appena trentatré giorni di pontificato, morì stroncato da un infarto. Il suo è il decimo pontificato più breve della storia della Chiesa cattolica.
Ricordato come il Papa del sorriso, Giovanni Paolo I fu l’ultimo pontefice di nazionalità italiana. Nel 2003 venne avviato il processo di canonizzazione, tuttora in corso. Nel 2017 papa Francesco lo dichiarò venerabile. Il 13 ottobre 2021 lo stesso pontefice ha autorizzato la promulgazione del decreto sancente il miracolo attribuito all’intercessione di Giovanni Paolo I; questo passo lo ha reso idoneo alla beatificazione, la quale è stata celebrata da papa Francesco il 4 settembre 2022 in Piazza San Pietro. (Almanacco)