Era il 1962. Ricorrevano cento anni da quando il giovane Gabriele dell’Addolorata (1862-1962) era stato canonizzato da Benedetto XV. Fu per celebrare questa ricorrenza che i padri Natale Cavatassi e Agostino Biagiola proposero alla comunità di costruire un nuovo campanile, dotato di un meraviglioso concerto di campane.
Quattordici campane, oltre duecento quintali di bronzo, fuse dalla ditta Marinelli di Agnone (CB). Ogni campana ha un titolo e celebra uno o più santi, ma anche momenti significativi della Chiesa o della società contemporanea.
Alcune campane sono dedicate a santi della famiglia passionista, e spesso i donatori sono passionisti o legati ai passionisti. È ad esempio il caso della campana San Paolo della Croce donata dai superiori provinciali dei passionisti italiani o la San Vincenzo Maria Strambi, dono della famiglia Cavatassi (la famiglia del padre Natale, promotore della iniziativa).
Altre celebrano momenti significativi della vita della chiesa o della società contemporanea. La campana detta del Concilio Ecumenico, ad esempio, vuole ricordare il grande Concilio indetto nel 1959 da papa Giovanni XXIII e celebrato tra il 1962 e il 1965 (papa Giovanni sarebbe morto il 3 giugno 1963 e il Concilio sarebbe stato portato avanti dal suo successore, Paolo VI). Fu voluta dai padri Agostino Biagiola (promotore della iniziativa) e Francesco Di Bernardo per ricordare quello che doveva diventare un momento cruciale della storia della Chiesa.
La campana San Gabriele è anche detta campana Kennedy. È stata offerta dagli italo-americani per ricordare John Filzgerald Kennedy, uno tra i più grandi presidenti della storia americana, assassinato proprio nel 1963.
Alcune curiosità: Alberto Possenti, nipote di san Gabriele, ha donato la campana San Giuseppe; la San Gabriele Arcangelo è stata donata dai postelegrafisti di Abruzzo e Molise; la campana nota come Argentina è stata donata dagli italiani emigrati nel paese sudamericano, ed è dedicata ai santi patroni della zona.
La campana del Centenario, circa sei metri di diametro, da sola pesa circa cinquanta quintali (ovvero un quarto del totale delle 14 campane). La sua inaugurazione è stata celebrata con particolare solennità. Il professor Luigi Gedda, intervenuto per l’occasione, dice: “La campana cristiana che non porta l’atomica ma la pace, non porta la morte ma la vita, non porta la tristezza, ma la dolcezza dei cuori” e ancora “Cantino le nostre campane, cantino la gloria di Gabriele dell’Addolorata”.
Nel dicembre del 1964 le campane erano pronte e collocate nel nuovo campanile di cui esisteva solo uno scheletro. Nello stesso anno si affida l’automatizzazione delle suonerie alla ditta Morellato (Treviso). Il 27 febbraio del 1965, il nuovo campanile suona la prima distesa. Successivamente sarebbero arrivati il suono a tocchi, il carillon e i suoni automatici per i giorni feriali e festivi. Dopo di ciò il lavoro per il campanile si interrompe per far convergere le risorse verso la costruzione del nuovo santuario. Per questo la copertura definitiva del campanile, però, sarebbe arrivata solo nel 2009.