IL MOMENTO DELLE ZONE FRANCHE
Le Zone Franche Urbane (ZFU) sono ambiti territoriali, di dimensione minima prestabilita, dove si concentrano programmi di defiscalizzazione e decontribuzione rivolti alle imprese. Nate sulla base di precedenti esperienze francesi, hanno come obiettivo quello di favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri e aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico ed occupazionale. Esse altresì intervengono anche per favorire la ripresa e lo sviluppo di territori colpiti da calamità naturali.
Il ministro dello Sviluppo Economico ha emanato i provvedimenti con i quali viene dato il via alle agevolazioni in favore di piccole/micro imprese e di professionisti localizzati nelle nuove ZFU (Zone franche urbane) di: Pescara, Matera, Velletri, Sora, Ventimiglia, Campobasso, Cagliari, Iglesias, Quartu Sant’Elena, Massa-Carrara. Le risorse disponibili sono pari a 29,4 milioni di euro.
Possono beneficiare delle agevolazioni fiscali e contributive le piccole e microimprese e i professionisti ubicati nelle ZFU e in possesso di tutti i requisiti previsti. Tali agevolazioni fiscali e contributive, consistono in: Esenzione dalla imposta sui redditi, esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive, esenzione dell’imposta municipale propria, esonero del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni da lavoro dipendente (nelle ZFU che prevedono tale tipologia di agevolazione).
Dopo l’istituzione della ZFU nel territorio del comune dell’Aquila a seguito del terremoto del 6 aprile 2009, anche relativamente al Centro Italia è stata istituita una specifica ZFU che comprende il territorio dei comuni delle regioni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpito dagli eventi sismici che si sono susseguiti a far data dal 24 agosto 2016 in poi.
Inoltre, recentemente la Commissione europea ha stabilito che il regime di aiuto volto a sostenere nuovi investimenti nelle regioni del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e del 2017 è in linea con le norme dell’Unione in materia di aiuti di stato. L’incentivo assume la forma di un credito d’imposta per tutte le imprese che effettuano investimenti iniziali nella zona. Sono interessati tutti i 140 comuni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria inclusi nelle liste dei comuni colpiti dai terremoti del 2016 e del 2017. Il sostegno alle grandi imprese sarà consentito solo per la costituzione di una nuova impresa, la diversificazione dell’attività di un’impresa o l’acquisizione degli attivi di un’impresa che ha chiuso. Il regime, che ha una dotazione complessiva di 43,9 milioni di euro, coprirà il periodo 2018-2019, ma, in considerazione della sua data di entrata in vigore, la Commissione si è dichiarata fin da ora d’accordo per una sua estensione fino al 2020. L’incentivo approvato mira a integrare le misure di compensazione già in essere, per attenuare i danni economici e sociali subiti nelle zone colpite sotto forma di forte calo del Pil e conseguente pesante perdita di posti di lavoro.