IL GIORNALISMO SPIEGATO AI PICCOLI

PRIME PAGINE MAGAZINE
By Marta Rossi
Pubblicato il 19 Luglio 2015

Io e Francesca ci siamo conosciute alcuni anni fa quando entrambe lavoravamo nei quotidiani EPolis, una straordinaria esperienza editoriale naufragata – purtroppo – qualche anno dopo, soffocata da debiti e cattiva gestione. Ognuno di noi, dopo quell’esperienza di cui ci restano – oltre a una causa in tribunale – amicizie che hanno resistito al tempo e alle difficoltà, ha cercato una strada.

Quella di Francesca Boccaletto e di Erika Saggiorato (anche lei lavorava con EPolis) si chiama Prime Pagine magazine. È un progetto editoriale bello e nuovo: bello, perché guarda al futuro, nuovo perché usando linguaggi e strumenti adatti ai ragazzi porta il giornalismo nelle scuole. Società, sport, cultura, economia, cucina, moda: i temi che sono sui giornali e sui siti di informazione rimbalzano nelle aule delle scuole primarie e secondarie grazie al lavoro di Francesca ed Erika.

“Da tempo io ed Erika, la mia compagna d’avventura, anche lei giornalista, avevamo questo progetto nella testa e nel cuore. Ne parlavamo spesso perché entrambe sentivamo la necessità di ‘usare’ il nostro mestiere per fare qualcosa di buono: aiutare i ragazzi a comprendere il mondo, guidarli in una avventura di scoperta”, racconta Francesca. Il progetto è nato nel 2014: “ Abbiamo lanciato il magazine online www.primepagine.info nel settembre 2014 e già a ottobre siamo partite con i laboratori. Le due cose vanno insieme, non potrebbe essere diversamente”.

“Proponiamo laboratori nelle scuole e collaboriamo con associazioni che lavorano con i bambini. Inoltre, partecipiamo a festival ed eventi. E le richieste si moltiplicano, giorno dopo giorno. Nelle scuole, in particolare, lavoriamo sia proponendo percorsi lunghi (di circa sei mesi) sia brevi, a volte anche singoli interventi mirati. Ogni classe o gruppo forma la propria miniredazione giornalistica e dà un nome al proprio giornale. Già questo li entusiasma. Quando abbiamo la possibilità di lavorare mesi con i ragazzi possiamo permetterci di strutturare un programma articolato: ci avviciniamo ai giornali, leggiamo insieme le notizie (nostre, di primepagine.info, o selezionate da altre testate cartacee e online), approfondiamo i temi difficili, favoriamo il confronto tra i compagni. Piano piano, i ragazzi si trasformano in appassionati lettori e poi in esperti minireporter. Quindi, cominciano a portare in classe le notizie dal loro territorio, prendendo appunti su quaderni e taccuini, e richiedono approfondimenti sui fatti dal mondo.  Infine, iniziano a scrivere davvero. E il risultato è spesso sorprendente”.

Le notizie, così come arrivano a noi sono pensate e confezionate per gli adulti. Prime Pagine, quindi, aiuta i ragazzi a capirne il significato fino ad arrivare al dibattito tra compagni. “L’attenzione cresce giorno dopo giorno. Gli insegnanti ci chiamano, i genitori apprezzano il nostro lavoro, i bambini si divertono tantissimo”, prosegue Francesca. All’inizio, qualche piccola difficoltà c’è: “I ragazzi inizialmente hanno poca confidenza con i giornali. Non tutti leggono e commentano le notizie a casa con i genitori o in classe con gli insegnanti. Avviene raramente. Per questo dobbiamo lavorare con pazienza, impegno e cura. Ma la risposta regala emozioni forti. E loro si dimostrano sempre all’altezza. Hanno fame di conoscenza”.

Il magazine ha due rubriche: La pagina illustrata, dove vengono raccontate per immagini le più belle storie illustrate e Dalla parte dei bambini (sezione curata dalla ong Coopi), le storie dal mondo raccontate da bambini e giovani che ogni giorno si trovano a lottare per diritti fondamentali come l’istruzione, la salute, l’alimentazione, il bisogno di protezione. E poi, il blog Minireporter che accoglie i migliori contributi dei ragazzi che raccontano quello che accade intorno a loro aiutati dalle insegnanti e dai genitori.

Il giornalismo spiegato ai piccoli può cambiare la scuola? “Non so dire come (e se) può cambiare la scuola – dice Francesca –  Noi però vediamo la risposta straordinaria di molte insegnanti e ci basta: ci ringraziano, vogliono collaborare, contribuire attivamente al progetto. è un bel confronto (direi, insolito) tra giornalismo e mondo della scuola. Io penso che il giornalista dovrebbe sempre ricordarsi la sua missione: informare, dire e scrivere la verità, per aiutare le persone a “capire” il mondo. Noi partiamo da qui”. Ci sono potenziali giornalisti? “Sono ancora piccoli, i nostri ragazzi hanno tra i 9 e i 13 anni. Non si può ancora dire. Ma molti dimostrano di avere sensibilità, talento, “fiuto” e alcuni sanno scrivere molto bene. Ottimo inizio, direi”. Un lavoro di grande pazienza e cura, quindi, per aiutare i piccoli a interpretare il mondo e a guardarlo attraverso la finestra dell’informazione. Un lavoro che però regala anche qualcosa: “Impariamo tutti i giorni qualcosa. Ci aiutano a ricordarci chi siamo state…”. Per ora, il progetto Prime Pagine Magazine è entrato nelle scuole di Padova, dove entrambe le giornaliste vivono e lavorano. Ma il sogno è di esportarlo: “Speriamo che il progetto continui a crescere, forte e sano. Speriamo di riuscire a portarlo ovunque, anche lontano. Fino a raggiungere e coinvolgere moltissimi bambini, moltissime scuole. Vogliamo creare una miniredazione diffusa, da nord a sud”.

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