IL FIUME GIORDANO

SANTUARIO ATIPICO, CON L’AUSILIO DEL RACCONTO EVANGELICO E UN PIZZICO DI FANTASIA VOGLIAMO RIVIVERE L’INEFFABILE EVENTO DEL BATTESIMO DI GESÙ

[dropcap]Q[/dropcap]uesta volta parliamo di un luogo sacro davvero speciale. Non è circoscritto da muri, né abbellito da opere d’arte. È un sito archeologico al-l’aperto con ruderi di antiche chiese bizantine e di edifici di recente costruzione. Si tratta di un’area del fiume Giordano dove Gesù, secondo le ricerche di studiosi, si fece battezzare da Giovanni Battista. Questo fiume, teatro di straordinari episodi biblici, suscita in chi lo visita una suggestione indescrivibile. Con l’ausilio del racconto evangelico e un pizzico di fantasia vogliamo rivivere davanti ai nostri occhi l’ineffabile evento del battesimo di Gesù. Ne parlano tutti e quattro gli evangelisti. Riporto qui il passo secondo Matteo: “In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, dicendo: Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino! Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico. Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui. In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare, Giovanni però voleva impedirglielo, di-cendo: Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me? Ma Gesù gli disse: Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia. Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto” (Mt 3,1-17).

Se per santuario si intende un luogo dove si è verificata una irruzione del soprannaturale, dobbiamo dire che il luogo in cui Gesù si è fatto battezzare è il santuario per antonomasia. In quel luogo l’uomo ha potuto contemplare la manifestazione delle tre persone della Trinità. Lì, Gesù ha istituito il battesimo, il primo dei sette sacramenti. L’acqua che viene versata sul capo del battezzando o quella in cui viene immerso, ha uno strettissimo legame con l’acqua del Giordano. Non è difficile rivivere la scena di duemila anni fa. I nostri occhi possono ricostruire in tutta la loro concretezza i personaggi di allora: la figura ascetica e impetuosa di Giovanni Battista che con voce tuonante rimprovera e invita i farisei alla conversione, i giudei che si fanno battezzare, le folle che accorrono a lui, Gesù stesso che si fa largo tra la gente e si dirige verso Giovanni per essere battezzato. E poi, la straordinaria epifania del dopo battesimo: Gesù che esce dall’acqua, lo Spirito Santo che scende sotto forma di colomba, e la voce del Padre che risuona come un tuono sui presenti.

Il sito in cui si verificò questo grandioso evento è stato scoperto nel 1996. È il risultato di lunghi anni di ricerche archeologiche, studi di testi biblici, analisi di resoconti di epoca bizantina e medievale. La Betania al di là del Giordano, come scrive l’evangelista Giovanni, si trova sulla riva orientale del fiume, conosciuta oggi col nome di Betania oltre il Giordano. Qui sono state rinvenute le rovine di un antico monastero bizantino, a sette chilometri dal mar Morto. Col ritrovamento del sito, sono scoppiate accese diatribe tra Israele e Giordania. Del resto, ci sono di mezzo forti interessi economici. La Giordania rivendica l’autenticità del luogo basandosi sulle conclusioni cui sono giunti gli archeologi; Israele, invece, si fa forte grazie a una tradizione che si è andata consolidando nel corso dei secoli. Al riguardo c’è una spiegazione molto convincente del francescano padre Pietro Kaswalder: “Premesso che per alcuni secoli il Wadi Kharrar (sito orientale, ndr) non fu agibile, perché le antichità erano andate perdute e premesso pure che per molto tempo il pellegrinaggio al Giordano si faceva partendo da Gerico, ne deriva che l’identificazione del sito del battesimo di Gesù si era fissata sulla sponda occidentale del Giordano. Aggiungiamo ancora che il monastero del Prodromo (il Precursore, ndr) “Qasr al-Yahud” (castello dei giudei) in vita fino al 1550, e restaurato dal patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme nel 1882, era rimasto l’unica struttura antica nei pressi del Giordano. Le rovine del Prodromo, distrutto dal terremoto del 1927, hanno dimensioni enormi. Per tanto tempo, a partire dal XVI secolo, il Prodromo, cioè San Giovanni Battista, era indicato come il vero luogo del battesimo di Gesù”.

Ma alle origini le cose non stavano così. Scrive Pietro Kaswalder che antichi documenti di epoca bizantina testimoniano quanto segue: “Una colonna di marmo o di legno era posta in mezzo al fiume Giordano, e quello era il punto esatto dove si commemorava il battesimo di Gesù. Il pellegrino Teodosio (530) parla di una colonna di marmo con infissa una croce di ferro. I pellegrini aggiungono anche le altre memorie legate allo stesso luogo del battesimo e descrivono gli edifici edificati nel corso dei secoli. Tra questi, sono importanti la chiesa fatta costruire dall’imperatore Anastasio I (491-518), il monastero di San Giovanni e le grotte dei monaci. Teodosio dice espressamente che la chiesa di Anastasio I si trova sulla sponda orientale del fiume”.

Secondo l’evangelista Giovanni, il ministero di Gesù comincia in Betania al di là del Giordano, e si conclude nello stesso luogo. Dopo di che il Signore si dirige a Gerusalemme per la passione. Questo particolare è significativo: il battesimo, il ministero pubblico e la passione e morte costituiscono una trilogia inscindibile nella storia della redenzione. Quando  Benedetto XVI la domenica 10 maggio 2009 visitò il sito del battesimo di Gesù, nel benedire le prime pietre di due chiese cattoliche disse: “È con grande gioia spirituale che vengo a benedire le prime pietre delle due chiese cattoliche che saranno costruite al di là del fiume Giordano, un posto contrassegnato da molti avvenimenti memorabili nella storia biblica”.                      lancid@tiscali.it