IL COLLIRIO della MEMORIA

Buttiamola sull’ironia, sto ripetendo a me stesso inforcando la penna per vergare questo pezzo. Perché l’ironia è una forma di tolleranza, la sorella laica della misericordia. E in Italia spesso l’alternativa è una sola: piangere o sorridere.

Ecco. In tv per parlare di famiglia sono chiamati attori e attrici esperti solo di divorzi. Nella società noti evasori fiscali danno lezioni di amore per l’Italia e politici di mezza calzetta spacciano ricette mirabolanti per salvare il paese che loro stessi hanno affossato.

Epperò non si può mandare il Belpaese a quel paese. Infatti la Cassazione ha condannato per vilipendio alla nazione un automobilista di Campobasso che a seguito di una multa ha inveito urlando “in questo schifo di Italia di…” e giù parole innominabili. È vero che, sulla base dello stesso parametro, il senatore Umberto Bossi sarebbe all’ergastolo con gran parte dei suoi colleghi di partito. Ma qui c’è la casta, e non dico altro.

Quanto differente, mi vien da pensare, è il repertorio di papa Francesco. Linguaggio semplice supportato da miniparabole e deliziose metafore che vanno dritte al cuore: pettinare le pecorelle, chiesa babysitter, cristiani inamidati o da museo, preghiera di cortesia, collirio della memoria, dogana pastorale, il confessionale che non è una tintoria, eccetera. Una rivoluzione gentile, come scrive il nostro vaticanista a pagina 24. E non si tratta soltanto di un’abilità che gli viene dalla frequentazione della bibbia. Egli è stato infatti insegnante di lettere, ammiratore e amico del poeta Jorge Luis Borges.

Un pizzico di ironia non guasta mai. La cantautrice Katy Perry, che dà la voce a Puffetta in Puffi2, confessa: “Quando attraverso momenti di tristezza non li mettono certo in piazza; io ho tre pianeti in Scorpione e questo significa che, come la fenice, mi risollevo sempre dalle ceneri; a me piacciono le cose che hanno humour, mi piace ridere e far ridere”. Non male per una ventottenne americana.

Martina Stoessel invece, giovanissima protagonista della telenovela Violetta, ha tre modi per esprimere quello che prova: “La musica fa parte della mia vita, come il canto e il ballo. Se sono triste, la prima cosa che faccio è cantare; se sono felice, la prima cosa che faccio è ancora una volta cantare. Cosa ascolto? A parte Miley Cyrus, Justin Bieber è una giovane star che mi fa davvero emozionare”.

Insomma, canta che ti passa. Se bastasse una sola canzone, obietterebbe Eros Ramazzotti. A volte si vive tra realtà e fantasia, una specie di limbo in cui le cose si pensano senza che accadano, mentre altre volte accadono senza che si pensano. Adesso poi c’è la novità di Google Now che con l’algoritmo delle applicazioni predittive indovina quello che vuoi fare e ti dà le indicazioni giuste. Avesse uno straccio di consiglio per farci uscire dal tunnel. E ci siamo capiti.

pierinodieugenio@yahoo.it