«I tempi sono troppo contrari, ed i vescovi per prudenza si astengono dall’aggregare alla gerarchia nuovi soggetti; se i tempi matureranno si farà tosto l’ordinazione». Queste parole, firmate dal padre Norberto di Santa Maria, direttore spirituale di san Gabriele, sono parte di un messaggio aggiunto dallo stesso religioso – a chiosa di una lettera che il giovane mandava al papà Sante e al fratello Enrico – al fine di ragguagliare l’accorato genitore circa lo stato di salute del figlio e il suo cammino verso la consacrazione sacerdotale.
I tempi sono contrari. L’espressione usata da padre Norberto non è certo eufemistica. L’Unità d’Italia (17 marzo 1861) e la successiva proclamazione del Regno d’Italia sotto il re Vittorio Emanuele II non avevano avuto solo conseguenze politiche, ma anche sociali e religiose. Non ultime, la diffusione di brigantaggio e massoneria.
Gabriele dell’Addolorata riceve comunque gli ordini minori (Ostiariato, Lettorato, Esorcistato e Accolitato). Il periodo indicato da padre Norberto, in modo approssimativo, è la primavera del 1860. Ricerche successive, invece, hanno svelato che san Gabriele e i suoi confratelli hanno ricevuto gli ordini minori il 25 maggio 1860 dal vescovo di Penne (il cui territorio diocesano si estendeva fino ad Atri), monsignor Vincenzo D’Alfonso.
Qualcuno sostiene che esista una foto di questo fausto evento, e tuttavia nessuno ha mai potuto vederla, sicché non esiste certezza della sua esistenza… Certo, la fotografia era già nata da qualche tempo (1839), ma è pur vero che l’attrezzatura necessaria poteva arrivare a pesare anche 100 chili e richiedeva una laboriosa preparazione delle lastre al collodio…
Ad ogni modo, fintanto che qualcuno non mostri al mondo una tal foto, non ci resta figurarci nella mente e nel cuore questi giovani religiosi, giunti fino a Penne coi poveri mezzi che il convento del tempo poteva loro offrire, trepidanti d’emozione per il conferimento dei primi ministeri ecclesiastici, che segnava un importante passo verso gli ordini maggiori (all’epoca Suddiaconato, Diaconato e Presbiterato).
Certo, occorre che la situazione socio-politica si disponga diversamente. È ancora padre Norberto, nella nota citata in apertura, a dire: “Se avessero a mutar presto sistema le cose, oserei quasi prometterle che per natale canterebbe la sua prima messa. Speriamo in Dio e preghiamo caldamente”. Di certo la Provincia religiosa sarebbe entusiasta di avere nuovi sacerdoti: “Il nostro Padre Provinciale ha dato ordine di farlo ordinare unitamente ai suoi compagni”.
Ma i tempi sono contrari e anche la salute di Gabriele dell’Addolorata, che fino a quel punto sembrava essere tanto migliorata, non mancherà – lo sappiamo – di riservare a quel buon giovanotto qualche altra spiacevole sorpresa.