I LUOGHI DELLA LITURGIA

Cari giovani amici, mentre scrivo per riflettere sulla liturgia seguendo YouCat, penso al tempo delle vacanze e alla possibilità di raggiungere località diverse da quelle in cui ciascuno di voi vive. Cercate di scoprire, e ma-gari visitare, i luoghi di culto che caratterizzano il territorio. Mi riferisco alle chiese che ci richiamano all’incontro con Dio Padre e con i fratelli. Domus Dei et orationis, case, dimore di Dio e della comunità dei credenti.

Nel dialogo con la Samaritana, Gesù ci ricorda anche che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità (Gv 4,22). Infatti, con la sua vittoria sulla morte Cristo stesso è costituito tempio santo per un culto in “spirito e verità” e fa di ogni credente un adoratore di Dio (Gv 4,24-26). È vero che si può pregare in ogni luogo, ma come creature abbiamo bisogno di un luogo concreto e stabile per ritrovarci insieme, per ascoltarci e sentirsi “corpo di Cristo” (YC 189). I primi cristiani si riunivano nelle case dei fratelli disponibili ad accogliere più persone. Durante le persecuzioni gli incontri di catechesi e le celebrazioni si svolgevano nelle catacombe, oggi ancora visitabili a Roma (v. esempio a pag. 30s).

Dopo l’editto di Costantino (313) inizia la realizzazione delle prime basiliche, spesso sui luoghi dove erano stati sepolti i martiri. In seguito ecco le grandi cattedrali, le innumerevoli chiese, le cappelle nei territori di missione, sino alle attuali chiese parrocchiali e santuari. Insomma tutto il mondo cristiano è oggi ricco di chiese, di edifici e simboli sacri che caratterizzano le nostre città. Un luogo di culto cristiano è segno di una comunità di battezzati riuniti in uno spazio concreto, segno della dimora celeste preparata da Dio per noi. In un luogo di culto ci rechiamo per la preghiera silenziosa, per incontrare la comunità e per celebrare i sacramenti, particolarmente l’eucaristia (YC 190).

Questi edifici oltre a essere segni visibili della fede, sono dimore di Dio nelle quali egli è realmente presente, soprattutto nella eucaristia e nella grazia dello Spirito Santo, anima della preghiera della chiesa. La bellezza artistica o architettonica di un edificio di culto ci rimanda alla bellezza di Dio: pensiamo alle basiliche disseminate nel mondo e arricchite da tante opere d’arte! Ma anche nella chiesa parrocchiale del vostro quartiere, come nella modesta cappella di un ospedale o di un territorio di missione “c’è odore di cielo, si sta in silenzio e in raccoglimento” (YC 190).

Giovanni Crisostomo (347-397) scrive che Dio ha posto le chiese come porti nel mare, perché vi troviate salvezza nella tempesta delle preoccupazioni terrene e vi troviate calma e silenzio.

Fatta questa premessa generale sui luoghi di culto cristiani, è importante conoscere quali siano gli elementi e gli spazi propri necessari alla liturgia. Il catechismo ne fa un elenco essenziale (YC 191) facilmente verificabile da chiunque entri in una chiesa: l’altare con la croce, il tabernacolo, la sede del celebrante, l’ambone, il fonte battesimale e il confessionale:

L’altare è l’elemento centrale di ogni chiesa. Su di esso durante la celebrazione dell’eucaristia, diviene presente il sacrificio della croce e la risurrezione di Cristo. L’altare è anche la mensa a cui il popolo di Dio viene invitato;

Il tabernacolo è una sorta di cassaforte sacra e conserva, in un luogo degno ed eminente della chiesa, il pane eucaristico, presenza del Signore Gesù che ha offerto se stesso come pane della vita ai suoi discepoli. Poco distante dal tabernacolo, c’è la luce perpetua o lampada sempre accesa, che deve essere sempre ben visibile a chi entra in una chiesa, quale segno della presenza dell’eucaristia ed invito ad adorare il Signore;

La sede (chiamata anche cattedra) riservata al vescovo o al sacerdote quando celebra l’eucaristia o presiede una qualunque liturgia esercitando la funzione di guida della comunità;

L’ambone un luogo che sta in alto e ben visibile, deve far riconoscere il valore e la dignità delle letture come parola di Dio, importante per la comunità;

Il fonte battesimale presente in tutte le chiese parrocchiali per la celebrazione del battesimo, di cui il cristiano deve fare memoria ogni volta che si fa il segno della croce con l’acqua benedetta, posta nell’acquasantiera collocata all’ingresso della chiesa;

Il confessionale o un luogo per le confessioni, dove si celebra il sacramento della riconciliazione e della misericordia di Dio. Nelle chiese o nei santuari dove c’è un maggiore afflusso di fedeli che desiderano accostarsi alla confessione, è possibile destinare una sala distinta dall’aula delle celebrazioni eucaristiche, per creare un clima adeguato alla celebrazione di questo sacramento. Un magnifico esempio lo troviamo proprio nel nostro santuario di San Gabriele che ha un ambiente destinato esclusivamente alla riconciliazione, per una debita preparazione, nel silenzio e nell’ascolto della parola del Signore.

Caro amico che hai letto queste brevi note, entrando in una chiesa renditi conto della presenza degli elementi descritti, nota la semplicità o la bellezza artistica e loda il Signore pensando al valore che quel luogo ha per i tanti battezzati che lo frequentano. Ti auguro buone vacanze e ti invito ad entrare nelle chiese che incontrerai lungo il tuo cammino per riconoscere in quei luoghi la presenza del Signore Gesù.                         misec@tiscali.it