Un tempo, dopo aver ricevuto una “grazia”, si chiedeva al miglior artigiano del paese di costruire un oggetto da offrire al santo. Spesso l’artigiano non era a portata di mano. L’ex voto doveva essere bellissimo, pari alla felicità vissuta. Tra i più interessanti erano originali le pitture su tavoletta dove si raccontava l’evento miracoloso. Colori violenti per raffigurare il vissuto con tecnica vicina alla pittura naïf. Numerosi i calchi in cera con raffigurazioni di gambe, braccia, piedi. I calchi proponevano l’immagine di san Rocco, a cui un cane lecca la piaga. Il santo è ritenuto in Abruzzo guaritore delle fratture degli arti e delle piaghe purulente.
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