Quasi un bambino italiano su due ha paura dell’acqua alta perché non riesce a nuotare o quantomeno a stare a galla. Eppure gli stessi bambini sono abilissimi a navigare in internet. Il 43 per cento dei ragazzi al di sotto dei 14 anni non ha mai imparato a nuotare e si potrebbe trovare in difficoltà nell’acqua del mare. L’allarme viene lanciato dalla Società italiana medici pediatri (Simpe), secondo cui sono ancora troppi ogni anno i morti per annegamento: gli under-14 che perdono la vita in acqua sono una trentina all’anno, a cui si aggiungono poco meno di cinquanta adolescenti fra i 14 e i 18 anni. Per cercare di invertire la tendenza, i pediatri hanno avviato un percorso di formazione per i medici che apprenderanno le corrette tecniche di salvataggio e le diffonderanno ai colleghi e ai genitori dei loro pazienti. Inoltre, sono previste iniziative di informazione che sensibilizzeranno la popolazione sulla sicurezza in acqua e sulla necessità di imparare come intervenire per salvare la vita di chi rischia di morire per annegamento. Per sette giorni in 20 località balneari d’Italia due pediatri Simpe terranno due corsi giornalieri in spiaggia.
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