GRANO ANTICO FORTE, BUONO E ANTIALLERGICO
Il frumento del “passato” è il migliore per il futuro. Le antiche varietà di grano più ricche di biodiversità genetica resistono meglio alle variazioni climatiche e si adattano ai terreni marginali. Inoltre, sono ottime sotto l’aspetto nutrizionale e sono adatte a chi soffre di intolleranze alimentari (sensibilità al glutine non di tipo celiaco) che in Italia è circa il 25% della popolazione. Un progetto volto al recupero e selezione dei “semi del nonno” è stato presentato nella tappa di Arezzo del Treno Verde di Legambiente. Tra i partners di SEMENte parTEcipata: Navdanya International, Dipartimento di scienze agroalimentari (università di Firenze), diversi istituti scientifici che operano nel settore agricolo e gruppi di contadini. L’obiettivo è la conservazione del germoplasma del grano duro (Triticum turgidum subsp durum L.) e di altre specie di frumento che presentano caratteristiche non riscontrabili nelle varietà maggiormente coltivate e prodotte dall’industria sementiera. Le varietà rustiche necessitano di minori input energetici e colturali, non alterano la fertilità del suolo e rispettano l’ambiente circostante. La filiera integrata vedrà il coinvolgimento anche di pastai, pasticceri, rivenditori e consumatori.