GMG e San Gabriele: ispirati dalla Croce

Sono oltre 120 i partecipanti alla prima giornata del Convegno dal titolo “Da San Gabriele a San Giovanni Paolo II. Le GMG nella vita della Chiesa e del mondo” organizzato dalla diocesi di Teramo-Atri. Oltre trenta provengono da varie città che hanno ospitato le Giornate Mondiali della Gioventù nel mondo e possono seguire le conferenze grazie ad un servizio di traduzione simultanea in tre lingue (inglese, spagnolo, polacco).

Dopo il saluto di padre Giuseppe Adobati, vice-provinciale dei passionisti italiani e del vescovo diocesano monsignore Lorenzo Leuzzi, è stata la volta dei vari relatori: monsignore Fabio Fabene, sotto-segretario del Sinodo dei Vescovi e padre Dario Di Giosia, superiore regionale dei passionisti, Gigi De Palo, presidente del Forum delle famiglie, don Michele Falabretti, direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile della CEI e don Chagas Júnior João Wilkes Rebouças, responsabile di pastorale giovanile del dicastero laici, famiglia e vita.

Le GMG sono state una grande intuizione del papa Giovanni Paolo II che, durante l’anno santo della Redenzione (1983-1984) aveva consegnato ai giovani una croce di legno a simboleggiare “l’amore del Signore Gesù per l’umanità e come annuncio che solo in Cristo morto e risorto c’è salvezza e redenzione”. L’anno successivo, il 31 marzo (domenica delle Palme), si sarebbe tenuto il primo incontro internazionale dei giovani in Piazza san Pietro, la prima grande GMG. Nello stesso anno, evidenzia don Wilkes Rebouças, il papa scrive due lettere (una ai vescovi, e una ai sacerdoti) sul tema della cura pastorale dei giovani. Infine, ricorda, il 30 giugno dello stesso anno, in occasione della benedizione della del nuovo santuario di San Gabriele, si rivolge ai giovani dicendo: «Carissimi giovani, San Gabriele, vostro coetaneo, oggi vi ricorda che, se volete essere veramente cristiani, non potete rifiutarvi di partecipare alla Passione del Signore e di portare dietro a lui la vostra croce: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà”». Nelle GMG i giovani sono chiamati ad affrontare difficoltà, specie logistiche, ma lo fanno sempre con grande serenità, ha chiosato.

Le Giornate Mondiali della Gioventù, per loro natura sono Evento, Convocazione e Pellegrinaggio. Tendono cioè a far sentire speciale il giovane e ad offrire una lezione che incida nella sua vita. Don Falabretti porta diversi esempi, tra questi racconta della GMG di Czestochowa (1991) che ha dato ai giovani due importanti lezioni: la riscoperta del valore della devozione mariana, fino a quel tempo vista come “cosa da nonne” e un nuovo sentimento europeo grazie al confronto coi Santi Cirillo e Metodio (patroni di Europa dal 1980), fino a quel momento poco conosciuti e offuscati dalla grande personalità spirituale di san Benedetto.

Anche Gigi De Palo sottolinea la forza innovatrice delle GMG. Lo fa descrivendo che cosa ha significato per lui la GMG: “Mi ha fatto sentire come un bozzetto di Canova”, qualcosa di grezzo e che deve ancora manifestarsi in tutta la sua bellezza e ricchezza. E ha ricordato come a 22 anni, proprio durante una GMG ha incontrato Anna Chiara, che sarebbe diventata sua moglie e madre dei suoi cinque figli.

Col passare degli anni, poi, la GMG è cresciuta. Oggi è una realtà consolidata. Per questo, sottolinea mons. Falabretti, il rischio è che venga data per scontata. Occorre quindi ripensarla e adattarla alle rinnovate esigenze dei giovani.

Specialmente le ultime esperienze fatte, spiega, è emerso che oltre ai giovani partecipano anche molti adolescenti. Occorre quindi che pensare ad una offerta adatta alle differenti età, e che la preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù rientri nel progetto pastorale ordinaria delle diocesi.

Il secondo giorno si aprirà con la santa messa presieduta da mons. Pietro Santoro, vescovo delegato per la pastorale giovanile della Conferenza Episcopale Abruzzese Molisana, seguiranno le testimonianze da Buenos Aires, Santiago de Compostela, Czestochowa, Denver, Manila, Parigi, Roma, e altre città che hanno ospitato le GMG. Nel pomeriggio alle 16,00 inizierà la veglia mariana internazionale in collegamento da Polonia, Uruguay, Slovacchia, Kenya e India. Nella serata il concerto dei One Hope.