GLI “EROI” DEL QUOTIDIANO

un santo per amico
By Catia Di Luigi
Pubblicato il 2 Marzo 2017

Li chiamiamo eroi, e molto spesso sono loro stessi a dire che eroi non sono, perché sono semplicemente persone che fanno il proprio dovere, il proprio lavoro con coraggio e dedizione. Sono gli uomini e le donne della Protezione Civile, del Soccorso Alpino, dell’Esercito, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Polizia di Stato, della Croce Rossa e della Misericordia. È la cosiddetta “macchina dei soccorsi italiana” un’eccellenza fatta di uomini e donne pronti a tutto pur di salvare vite umane.

Scesi in campo, in migliaia, in aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto e dalla neve con oltre mille mezzi messi a disposizione, tra elicotteri, cingolati ed altro,  hanno per lo più lavorato con mani e piedi per estrarre dalle macerie vite umane percorrendo  chilometri. Sono uomini che hanno scelto di aiutare il prossimo. Sono l’orgoglio delle loro famiglie ma soprattutto di un’intera nazione, che ancora una volta si dimostra unita. Sono affiancati spesso nel lavoro di ricerca di superstiti da abilissimi cani, che con il loro fiuto cercano di arrivare a salvare vite umane, prima che sia troppo tardi. Sono quelli  che non mollano, non si piangono addosso, fanno il loro dovere, vanno a casa senza popolarità e senza soldi. “La cosa importante è non dimenticarli. Sono gli eroi del quotidiano, del giorno e della notte”.  Sono gli eroi che il Festival di Sanremo ha voluto simbolicamente “premiare” nell’ultima serata sul palco dell’Ariston.

Accolti da un lungo applauso e da una standing ovation dal pubblico in sala come veri e propri eroi ci hanno fatto emozionare. Il maresciallo Lorenzo Gagliardi della Guardia di Finanza, Valeria Carlinfante della Croce Rossa, Fabio Iepparello del Soccorso Alpino, il maggiore Vincenzo Crisciuolo dell’Esercito, Luigi D’Angelo della Protezione Civile, Mauro Cavallo dei Vigili del Fuoco accompagnati da una rappresentanza di ogni corpo. In mezzo a loro anche gli “angeli” di Rigopiano, i soccorritori dell’emergenza neve e del terremoto nel centro Italia come Lorenzo che ha raccontato lo scenario devastante dell’hotel sommerso dalla slavina e Fabio del Soccorso Alpino con il suo labrador di 6 anni, Corto. Sul palco di Sanremo anche la storia di Valeria, di Mosciano Sant’Angelo (Teramo,  volontaria della Croce Rossa Italiana. A soli 27 anni è già stata impegnata in quasi tutte le emergenze che hanno interessato il Paese negli ultimi anni. Era a L’Aquila dopo il terremoto del 2009, a Senigallia per portare soccorso dopo l’alluvione e poi ad Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto e ancora in Abruzzo durante l’emergenza neve. Rimasta coinvolta in un incidente gravissimo a soli 17 anni, Valeria si è salvata per miracolo e ha deciso di aiutare chi soffre.

Lorenzo, Valeria, Fabio, Vincenzo, Luigi, Mauro e i tanti eroi del Centro Italia sono un richiamo per noi, a fare ogni giorno del nostro quotidiano lo straordinario. Perché l’eccezionalità non è nel fare cose straordinarie nella vita, ma fare del quotidiano lo straordinario. Un quotidiano denso di valori, di significati, come lo era quello del giovane Gabriele. Il quotidiano è stato il suo pane, la semplicità il suo eroismo. Le piccole fragili cose di ogni giorno che diventavano grandi per lo spirito con cui le compiva. Lo ripeteva spesso: “Dio non guarda il quanto ma il come; la nostra perfezione non consiste nel fare le cose straordinarie ma nel fare bene le ordinarie”.  E sta qui il segreto della sua santità, come diceva il suo direttore padre Norberto Cassinelli, che rivelava come “Gabriele ha lavorato con il cuore”.

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