GIOSTRA DELL’ARME

Antichissimo torneo cavalleresco in onore del santo patrono, di cui si trova traccia già negli statuti comunali del XIV secolo e la cui prima effettuazione in tempi moderni risale al 1974, la giostra è una delle manifestazioni più rilevanti fra le rievocazioni medievali italiane, preceduta dall’esibizione del gruppo Sbandieratori di Sangemini e dalla compagnia dell’Ariete di Corrado Aldigeri. La Giostra dell’arme di Sangemini è un torneo equestre in cui si misurano, per tre tornate, sei cavalieri, ripartiti fra le due fazioni rivali, il rione Rocca e il rione Piazza, in cui è divisa la cittadina umbra. La gara consiste in un giro di campo da effettuare in velocità, cercando di infilare un anello di 5 cm di diametro con una lancia che dovrà essere poi scagliata su uno scudo gentilizio chiamato, appunto, arme. Il regolamento di gara è molto dettagliato; al termine delle tre tornate previste vengono sommati i punteggi conseguiti dai cavalieri di ciascuna fazione. La competizione avvince, entusiasma la folla presente. Il rione vincitore si aggiudica il Palio, un drappo di velluto rosso su cui è fissato uno scudetto d’argento che reca l’antico stemma del Comune, la dicitura “Giostra dell’Arme” e l’anno della gara.