Essere veloci nel primo intervento può significare salvare una vita, soprattutto quando si è colpiti da patologie come infarti e ictus. Per questo le cosiddette Reti tempo-dipendenti, da quella cardiologica all’Emergenza-urgenza, sono cruciali. Purtroppo nel nostro paese si registrano notevoli differenze tra le varie regioni con il Nord che presenta migliori performances nel mettere in atto risposte nelle prime ore dall’insorgenza dei sintomi, ed il Sud che spesso arranca, come nel caso della Campania che risulta ultima per le prestazioni dei Pronto soccorso.
Proprio quest’ultimo rappresenta la spina nel fianco di varie regioni, con lunghi tempi di attesa che sono tra le cause del fenomeno dell’abbandono, cioè il fatto che i pazienti vanno via ancor prima di aver effettuato la visita medica. Relativamente ai tempi di attesa, la più virtuosa è la Valle d’Aosta con un tempo medio tra l’arrivo e il ricovero dei pazienti di 88,5 minuti, mentre la peggiore il Lazio con 305 minuti.
Le realtà con la più alta percentuale di abbandono del Pronto soccorso sono invece Campania, Sardegna e Sicilia. È questo il quadro che emerge dall’ultima Indagine nazionale sullo stato di attuazione delle reti tempo-dipendenti’ dell’Agenas.