QUALI POSSONO ESSERE LE INSIDIE DEI VIDEOGIOCHI?

By Carlo Baldini
Pubblicato il 30 Dicembre 2013

Sono mamma di due adolescenti che amano molto i videogiochi e continuamente chiedono di comprarne di nuovi. La mia paura è, padre, che a forza di giocare da soli si creino una mentalità troppo spersonalizzata che potrebbe portare all’asocialità. La prego, mi aiuti a capire!    Caterina (Teramo)

La comunità scientifica e gli addetti allo studio della società e dei suoi comportamenti, ci insegnano che i vari prodotti realizzati allo scopo di divertire e intrattenere, come appunto i videogiochi, incidono molto sulla psicologia dei fruitori in quanto tutto ciò con cui veniamo a contatto può influenzare i nostri pensieri, le emozioni e poi i comportamenti. È evidente che le cose che facciamo o usiamo abbiano degli effetti su di noi sia positivi che negativi. Questo vale a maggior ragione per la tecnologia. Anzi il più delle volte desideriamo ardentemente che esse ci stimolino, ci entusiasmino e coinvolgano anche se sono solo mezzi di divertimento o di intrattenimento. I videogiochi sono in questo senso molto più efficaci perché, essendo interattivi, permettono di farci immedesimare con personaggi virtuali e farci sperimentare emozioni e anche illusioni. I mezzi tecnici, come tutta la tecnologia, non sono mai realtà asettiche che utilizziamo senza alcuna interferenza con la nostra emotività e quindi con la nostra coscienza.Questo vale soprattutto per i mezzi della comunicazione i quali creano sempre nella persona emozioni e reazioni che spesso si trasformano in desideri di imitazione e di rendere concreti con atti che vengono trasferiti nella quotidianità. Il grado di influsso sulla psicologia e sulla emotività varia da strumento a strumento.Nello specifico dei videogiochi i condizionamenti variano da oggetto a oggetto. Videogiochi violenti educano alla violenza, videogiochi pacifici ed ecologici educano a comportamenti di tolleranza e di condiscendenza. Per concludere, i videogiochi non sono “tecnologia neutrale”, ma ambienti dai confini invisibili, permeati da azioni e processi che stimolano una inevitabile trasformazione psicologica specialmente dell’adolescente. In tutto ci vuole misura!

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