LA DIVINA MISERICORDIA DOPPIONE DEL SACRO CUORE?

By Carlo Baldini
Pubblicato il 2 Giugno 2014

In molte chiese si vedono insieme quadri riproducenti la divina Misericordia e la statua classica del Sacro cuore. Niente da dire anche se mi sembra un doppione della devozione al Sacro cuore di Gesù. So benissimo che i problemi della chiesa sono ben altri e che la religiosità popolare, accanto a manifestazioni discutibili, ha anche molti meriti, ma non va forse meglio indirizzata?  un povero parroco

La travolgente diffusione del culto verso l’immagine della divina Misericordia non mi sembra un doppione della devozione al Sacro cuore, ma che ne sia un naturale sviluppo nel nostro mondo sempre più necessitante di misericordia e di sentire l’amore di Cristo sempre più a portata di mano. La rapida diffusione della devozione alla divina Misericordia è senz’altro dovuta alla devozione che ne aveva san Giovanni Paolo II e all’opera di diffusione che egli ne ha fatto. Va anche notato il fascino provocato dalla pubblicazione delle opere di santa Faustina Kowalska in occasione della sua canonizzazione. Inoltre l’immagine della divina Misericordia con la relativa devozione è entrata a pieno titolo tra le devozioni più amate dalla cristianità dopo che il suddetto papa ha voluto che tutta la chiesa dedicasse al suo ricordo la seconda domenica di Pasqua.

Ripetuto che la devozione alla divina Misericordia è un normale sviluppo della devozione al Sacro cuore, non credo sia scandaloso vedere esposti contemporaneamente nella stessa chiesa il quadro dell’una e la statua dell’altro. Importante che tutto serva ad alimentare l’amore a Cristo, che dalla croce ha perdonato tutti coloro che lo avevano crocifisso e con loro tutti coloro che lo avrebbero crocifisso in seguito con il peccato. La devozione al Sacro cuore ha origine dal fianco squarciato di Cristo sulla croce, dal quale uscì sangue e acqua, i sacramenti della chiesa. Il cuore squarciato simboleggia, così, la totalità dell’amore di Gesù per l’umanità e della sua volontà di perdonare sempre. L’importante è convincersi che la misericordia di Dio è infinita e che lui è sempre pronto a perdonare e far festa come per il figlio andato via di casa e poi tornato.

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