ITALIA DEL CALCIO, AHI AHI…

By Fabrizio Cerri
Pubblicato il 1 Maggio 2018

Secondo quanto annunciato dal sub-commissario della Figc Alessandro Billy Costacurta, il nuovo allenatore della Nazionale verrà nominato il 20 maggio, quindi al termine dei campionati. Tra i candidati, Conte e Ancelotti hanno cortesemente rifiutato, Paolo Maldini è sembrato ancora a corto di esperienza (ma è forse l’uomo nuovo su cui puntare in un prossimo futuro) mentre sono in crescita le credenziali di Roberto Mancini, sul cui coinvolgimento grava tuttavia il suo impegno non immediatamente eludibile con lo Zenit San Pietroburgo. Di là dalle scelte e dai nomi, seppure importanti questi e quelle, la scelta dell’allenatore della Nazionale non potrà comunque non prescindere da una completa rivisitazione strategica del sistema calcio in Italia. Come ha evidenziato proprio Maldini in una dichiarazione alla Gazzetta dello Sport, che merita di essere letta: “In questo momento, l’Italia non dico sia una nazionale di seconda fascia ma è molto lontana dalla prima come qualità. Il c.t. ideale? Credo che il problema sia proprio lì, un c.t. che costruisce qualcosa per il futuro non credo sia accettato in Italia, ci sarà l’Europeo, bisogna qualificarsi e far bene, l’Italia non ha tempo di aspettare. Mentre a livello di giovanili e di progetto si può programmare qualcosa con un futuro un po’ più lungo”. Ed è proprio dunque qui che la faccenda si fa tortuosa, delicata, difficile.

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