DA COSA CI LIBERA IL BATTESIMO?

By Carlo Baldini
Pubblicato il 28 Febbraio 2015

Ho assistito di recente a un battesimo e sono stata colpita dalla seguente frase pronunciata dal sacerdote: “Matteo, sei stato liberato dal peccato”. Non avrebbe forse dovuto dire: “Sei stato liberato dal peccato originale?”. Dicendo solo peccato si potrebbe intendere quello personale, ma i bambini che peccati possono fare? Da cosa ci libera il battesimo?                                                 Gianna (Chieti)

 La fede ci insegna a distinguere tra peccato originale e peccato personale e le conseguenze di entrambi. La ragione può aiutarci a distinguere tra peccato e colpa. Il peccato originale è una realtà ereditata dalla natura umana e dall’origine dell’umanità. È quindi, una eredità che ci viene elargita con la natura stessa. Il peccato d’origine, in coloro che lo hanno commesso per primi, è stato sia colpa, sia peccato. In coloro che lo ereditano non è certo colpa, ma è pur sempre peccato, con la sua potenza distruttiva, per cui diventa più facile per ognuno commettere il male anziché operare nel bene.

I bambini di sempre e anche quelli che nascono oggi non hanno alcuna colpa personale, e la recente riflessione sui bambini morti senza battesimo ce lo conferma, ma ereditano il peccato che solo il battesimo può azzerare. Il battesimo, infatti, ci  cancella il peccato di origine e ci dona la grazia, ossia l’amicizia con Dio e ci abilita a compiere il bene anche in un contesto pervaso dal peccato e dalle sue conseguenze. La grazia del battesimo è talmente invasiva da accompagnarci per tutta la vita, donandoci forza e fedeltà.

In conclusione è importante ribadire che la rivelazione parla di uno stato di peccato causato dalla caduta dei nostri progenitori Adamo ed Eva. Tutti i loro discendenti, in maniera misteriosa, partecipano del peccato dei progenitori. A tale condizione di peccato, propria di tutti gli uomini prima che pecchino personalmente, condizione determinatasi fin dall’origine dell’umanità, nella Bibbia si dice: “Eravamo per natura figli di ira come tutti gli altri” (Ef 2,3).

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