BELL’TALIA ADDIO?

By Michele Migliozzi
Pubblicato il 2 Giugno 2014

L’Unesco, l’agenzia Onu per i beni artistici e naturali, ha ridotto le componenti di rappresentanza del nostro paese, che pur possiede il più grande patrimonio culturale riconosciuto al mondo. Sono infatti 49 i siti italiani inseriti nella lista del patrimonio culturale dell’umanità su un totale di 981 presenti in 160 nazioni. Sulla penisola vi sono altri luoghi e monumenti che meritano di essere aggiunti alla World Heritage List ma, a causa del tortuoso iter burocratico e della confusione per i troppi uffici ministeriali chiamati a esprimersi, sono in attesa da troppo tempo e rischiano di andare in malora. E poi come conciliare i crolli di Pompei, lo scempio del paesaggio e i continui atti di vandalismo con la richiesta del marchio Unesco? L’Icomos Italia, organismo non governativo che fornisce all’Unesco le valutazioni per l’iscrizione all’elenco del Patrimonio mondiale, ritiene opportuno fare il punto della situazione attraverso un convegno, che si terrà a Firenze in novembre, sul tema Patrimonio e paesaggio come motore dei diritti umani, ritenendo la conoscenza e l’uso dell’eredità culturale tra i diritti dell’individuo a prendere parte alla vita culturale della comunità e a godere delle arti sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

Comments are closed.