ALCUNE REGOLE DI BUON SENSO PRIMA DI FIRMARE…

ECONOMIA&FINANZA
By Bruno Scarano
Pubblicato il 3 Ottobre 2014

Quante volte ci siamo sentiti dire firmi qui, qui e qui. Poi ancora qui, qui e qui. Molto spesso, l’impiegato dietro alla scrivania è freddo e professionale e non ammette repliche. Ti mette in soggezione perché dietro le spalle, magari ha appeso una bella cornice dove si evidenzia un master in Financial Management and Asset Allocatio, rilasciato da una prestigiosa università. Il tutto a riprova che è in gamba, legge, si documenta e, naturalmente conosce l’inglese.

Immaginiamo per un momento la scena: dall’altra parte della scrivania vi è la povera vedova anziana che con la quinta elementare, vorrebbe fare un investimento tranquillo dei suoi risparmi, accumulati in tanti anni di sacrifici. Vengono sottoposti documenti di venti pagine di cui è mostrata solo l’ultima, quella da firmare; allegati scritti piccolissimi tranne che nell’ultima riga, quella da firmare; dichiarazioni sulla conoscenza del mercato, sul profilo rischio, sull’obiettivo dell’investimento già segnati con una crocetta negli spazi che dovrebbero essere compilati dal cliente. Ma non c’è tempo per leggere il contratto, spiegare cosa sono le carte da firmare. Dietro la povera vedova ci sono altre due persone che aspettano il loro turno. Non c’è tempo per dare la consulenza, per avvertire dei rischi, per illustrare le caratteristiche dell’investimento. Altro che “consulenza professionale fornita da personale specializzato” come recita il depliant della Banca Unica, siamo in un vero e proprio “contrattificio”, la catena di montaggio della finanza.

Così non va, fermi tutti. Occorre essere più consapevoli, leggere tutto prima di firmare. Ecco, allora, alcuni accorgimenti da seguire prima di affidare a un giovane con il master i vostri sudati risparmi.

Prima di tutto, come ci hanno ben insegnato al catechismo, “fare l’esame di coscienza” in senso finanziario, cioè nel senso che domandatevi: di che cosa ho bisogno quando investo i soldi? Sembra una domanda banale e scontata, ma è terribilmente importante. Purtroppo quasi nessuno se la fa, perché non dedica del tempo ai propri soldi, ma si fa “trascinare dalla corrente di pensiero senza programmare” la propria attività.

 

In sintesi, ecco LE cose da fare:

4Leggere la pagina economica del giornale preferito e almeno una volta al mese quello specializzato in borsa e finanza;

4Individuare le proprie esigenze con chiarezza e comportarsi di conseguenza;

4Evitare operazioni di tipo speculativo. Ricordatevi vince sempre il croupier, mai il giocatore;

4Evitare di comprare quando comprano tutti e vendere quando vendono tutti;

4Non sottoscrivere niente quando il consulente è troppo aggressivo e vuole concludere subito senza spiegazioni sufficienti;

4Se le pagine da leggere per poi firmare sono tante, rimandare l’investimento. Una volta consapevole, firmare;

4Diversificare sempre, se il sottoscrittore è anziano preferire i titoli di stato poiché sono esenti da successione e hanno un regime fiscale agevolato.

Cose da non fare:

4Non rischiare tutto il capitale su un unico titolo o su un unico fondo comune;

4Non essere avidi;

4Non farsi influenzare dalle voci, dai consigli di estranei e nemmeno dalle opinioni degli amici. Nessuno sa cosa succede domani sul mercato, quindi tanto vale organizzarsi per conto proprio con opportuni accorgimenti per ridurre il rischio;

4Non sottoscrivere polizze quando il proprio orizzonte temporale è breve. Infatti, le polizze prima di un anno non si possono riscattare e sono penalizzanti dopo appena un anno.

brunoscarano@alice.it

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