Quando, nel 2009, il successo nel mondo bancario travolto dalla crisi gli appare ormai ogni giorno più vuoto e distante, Nannini, anche a costo di perdere tutto ciò che ha costruito, decide di non farsi sfuggire l’occasione di partire per una regata transatlantica. E l’avventura di quei ventun giorni passati in solitaria gli fa definitivamente realizzare che la sua vita può e deve continuare solo sul mare. Da qui la decisione di licenziarsi e, senza sponsor ma solo con i suoi risparmi, comprare una barca da regata, chiamata ironicamente (ma non troppo) Financial Crisis. Con questa barca, nel settembre 2011, partecipa alla Global Ocean Race: 158 giorni in mare. Una sfida vinta, cui fa seguito nel 2012 il riconoscimento di Velista dell’anno e la consapevolezza che non è mai troppo tardi per compiere scelte radicali che cambino per sempre il corso della nostra esistenza.
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