DAL CUORE DI CRISTO VERITÀ, CONSOLAZIONE E PACE

By carmine arice
Pubblicato il 2 Giugno 2020

L’eterno Divino Spirito in questi giorni scenda sopra di voi e dei fratelli, vi porti quello spirito di verità, spirito di consolazione, spirito di pace, caparra dell’eterna salute”, così scrisse san Gabriele dell’Addolorata a suo padre nel maggio del 1857 dal convento di Morovalle durante la novena in preparazione alla solennità di Pentecoste.

Dal cuore di Cristo, icona del suo amore e che in questo mese di giugno onoriamo con particolare devozione, accogliamo il dono dello Spirito, l’altro Consolatore che egli ci ha inviato, come promesso da lui stesso, dopo la sua ascensione al cielo.

San Gabriele sottolinea tre azioni dello Spirito santo, mentre augura il dono dell’eterna salute: verità, consolazione e pace, facendo eco alle meravigliose pagine del Vangelo di Giovanni dove Gesù promette proprio questi tre doni a coloro che vorranno accoglierli.

Spirito di verità: è un dono essenziale che il Signore riserva a chi lo ama, a chi cioè ascolta e vive la sua parola. La vita del credente ha bisogno di continuo discernimento e di capire ciò che è bene e ciò che è male, ciò che giova alla salute dell’anima e dona gioia piena, è ciò che inganna i nostri sensi con la pretesa di mostrarsi come bene.

Cari lettori anche se dovessimo essere completamente liberati da questa terribile pandemia di Coronavirus, non dimentichiamo troppo in fretta le verità che abbiamo sperimentato – siamo piccoli, fragili, basta un nonnulla che la nostra vita perisce, siamo tutti sulla stessa barca, abbiamo bisogno gli uni degli altri, abbiamo bisogno di solidarietà come il pane – e la verità che in esse è celata: la nostra vita terrena ha un termine ed è saggio pensare alla salute dell’anima oltre che a quella corpo; la sofferenza è la più grande domanda di senso della vita dell’uomo a cui conviene dare retta anche se siamo fisicamente sani!

San Gabriele augura la consolazione dello Spirito: in questi giorni di pandemia non sono stati pochi a sperimentare una drammatica solitudine fisica e morale, soprattutto tra le fasce più deboli della società. La consolazione è il dono che Dio fa alla nostra vita per non essere mai più soli: è il suo Spirito che soffre con noi, gioisce con noi e soprattutto ci aiuta a vivere con fede le vicende della vita terrena perché tutto concorra “all’eterna salute”.

Infine san Gabriele invoca lo Spirito di pace: se c’è un tema che percorre la Scrittura fin dalle prime pagine è proprio quello della pace! Lungi dall’essere solo assenza di guerra e di conflitti interpersonali, la pace è il dono che rende la nostra vita serena perché ricolma della grazia di Dio, quieta dagli affanni che si generano quando si cercano prestigiosi traguardi pur ambiti dal mondo ma che non saziano il nostro cuore. La pace dello Spirito è quella disegnata sul volto del concittadino di san Gabriele, san Francesco d’Assisi, il quale ha fatto della sua vita un annuncio: pace e bene! Cari lettori su questa terra non c’è bene più grande che possiamo desiderare dello Spirito di pace perché è il segno più eloquente che Dio abita i nostri cuori. Solo chi ha la pace del cuore può essere operatore di pace e sperimentare la beatitudine evangelica che ben conosceva san Gabriele.

Verità, consolazione e pace: tre perle preziose per l’eterna nostra salute che san Gabriele augurava a suo padre!

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