CURIOSITÀ sull’EPIFANIA

1) La leggenda della befana è legata al cammino dei tre Re Magi a conoscere Gesù Bambino, guidati dalla stella cometa. Il passaggio dei Re Magi destava stupore e tutti coloro che li vedevano si univano al corteo diretto verso Gesù. Tutti ad eccezione di una vecchietta che cambiò idea all’ultimo momento. Quando si rese conto del suo errore ne fu immensamente pentita e d’allora ogni 6 gennaio la vecchia gira il mondo con la sua scopa portando ai bambini i doni che non ha portato a Gesù Bambino.

2) Non si sa dove sia nata la leggenda della Befana, le prime testimonianze risalgono al Duecento. Il nome di Befana deriva da quello di Epifania, trasformato poi in Beffania e perse nel tempo le lettere F e I, diventando, così, Befana.

3) Il termine Magi (i re che arrivano il 6 gennaio puntualissimi nel tuo presepe) deriva, invece, da quello greco di magos (μαγος, plurale μαγοι) ovvero il titolo attribuito ai sacerdoti dello Zoroastrismo tipici dell’Impero persiano. Magio non era però sinonimo di mago, quanto piuttosto di dotto in astrologia e astronomia. Non a caso è proprio una stella a condurli a Gesù.

4) La parola Epifania deriva dal greco e significa manifestazione divina (Teofania per i Cristiani d’Oriente). Fin dai tempi antichi, inoltre, la dodicesima notte dopo il Natale era ritenuta una notte speciale dedicata alla Luna, da qui il termine epifania, come manifestazione della luce lunare.

5) I tre Re Magi hanno incontrato Gesù in due occasioni: la prima da bebè a Betlemme e la seconda quando da adulto Giovanni Battista lo battezzò nel fiume Giordano. Il culto cattolico e protestante celebrano maggiormente la visita dei Magi in occasione della nascita, le chiese ortodosse orientali prestano più attenzione al Battesimo di Gesù.

6) In Francia, l’Epifania è detta Le Jour des Rois (il Giorno del Re) o la Fête des Rois. Dolce tipico di questo giorno è La galette des Rois (torta dei re) rotonda, piatta, ripiena di marzapane e di una… fève (fava): chi riesce a trovarla diventa Re o Regina per l’intera festa.

7) In Spagna, i bambini riempiono le scarpe di paglia o di grano per far mangiare gli stanchi cammelli dei Re Magi e le appendono sui balconi o davanti la porta di casa. Il giorno dopo trovano biscotti, caramelle oppure regali al loro posto. In altri paesi latino-americani il Dia de los Reyes Magos è il giorno in cui i Re Magi e non Babbo Natale portano i regali per i bambini. Per cui la lettera a Babbo Natale diventa quella ai Re Magi.

8) Quella del 6 gennaio non è l’unica Epifania del culto cattolico. Le altre due sono il Battesimo di Gesù e il primo miracolo alle nozze di Cana in cui venne trasformata l’acqua in vino.

9) In Germania, specie in Baviera, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, i ragazzi girano segnando le case con la scritta KMB, acronimo dei nomi dei tre magi e il numero dell’anno in corso, per dare il benvenuto ai magi e ricevere prosperità per tutto l’anno.

10) I tre Re Magi, secondo la tradizione spagnola, portano ciascuno doni differenti: Gaspare i giocattoli, Melchiorre i gingilli e Baldassarre il carbone.

L'ECO di San Gabriele
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