“COS’HA DI MALE LA CONVIVENZA?”

By Luciano Temperilli
Pubblicato il 31 Maggio 2021

Salve ho 25 anni e da circa un anno convivo con il mio fidanzato. Le lascio immaginare la reazione dei miei genitori… mal consigliati tra l’altro da un prete amico di famiglia che non fa altro che ripetere come il matrimonio sia l’unico e vero modo per vivere l’amore. Vorrei proprio sapere cosa c’è di male nellaconvivenza. Perché gridare allo scandalo se si vuole semplicemente conoscere meglio il partner prima di impegnarsi definitivamente? Perché bisogna considerare la sessualità solo nella funzione procreativa? E poi non è vero che chi sceglie la convivenza lo fa per non dare all’amore la caratteristica della durata. Il matrimonio, a mio avviso, ha in più solo l’aspetto giuridico che, sinceramente, con l’amore e il volersi bene non c’entra niente.Federica

Si vive d’amore, tutti. Vive d’amore il bambino, lo sposo/a, la suora, la monaca, il frate… L’amore cercato, trovato, tormentato, deluso…tutto gira intorno all’amore. Certo anche il matrimonio! È una scelta d’amore, una sfida alla vita e al trascorrere dei giorni, una scommessa sulla fedeltà e sulla fecondità di una relazione, una provocazione alla fragilità dei rapporti mordi e fuggi. Certo ci può essere una coppia sposata che scoppia come ci può essere una coppia convivente che perdura. È il mistero della vita e la giostra dei sentimenti che travolgono l’esistenza. Però senza amore la vita, qualunque vita, sfiorisce come una pianta senz’acqua. Dov’è allora la differenza, se c’è differenza?

Dipende semplicemente come prendi la vita. Se pensi di essere tu e tu sola a dare il senso all’amore OK! Allora fai quello che vuoi. Se poi, invece, pensi e credi che l’amore è un coinvolgimento di cuore e di mente che sentiamo in noi ma che non viene da noi ma è come una grazia, che magari all’improvviso riscalda il cuore o cresce a poco a poco, e ti lascia stordita e come posseduta da una luce nuova o un nuovo calore, allora rifletti. C’è un amore che ci precede e ci coinvolge. Non un vago sentimento newage ma la consapevolezza cristiana dell’amore di Dio manifestato in te, nella tua vita, nella tua relazione. Se allora te la senti di provare ad amare come Dio ti ama, allora potrai comprendere che il matrimonio non è solo l’aspetto giuridico dell’amore di coppia ma soprattutto un amore che diventa segno dell’amore grande che ci è donato, l’amore di Dio in Gesù. Un amore complicato, difficile ma tenace fino alla morte perché amare vuol dire donarsi, sempre e comunque.

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