COME MORTI, SENZA DI LUI
Il decreto promulgato per la canonizzazione di san Gabriele dice: “Sarebbe falsificare la verità immaginarsi che Gabriele anche se occupava sempre la mente nella contemplazione, fosse un giovane triste e accigliato. Nessuno era più amabile e più allegro di lui”. Inoltre la lettera apostolica per il centenario della sua canonizzazione afferma: “Gabriele si dimostrava sempre allegro e gioviale. L’allegria era una nota sua propria. Dimostrò che la pace e la gioia non procedono dal piacere ma dall’esercizio delle virtù e dalla grazia divina che rinnova il cuore” Non era una gioia comune quella di Gabriele; tutti coloro che sono vissuti […]
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