COME AFFRONTARE LE CRITICITÀ SANITARIE

By Rosario Trefiletti
Pubblicato il 1 Aprile 2020

Al momento di andare in stampa non sappiamo ancora come si evolverà l’ondata epidemica determinata dal Coronavirus nel nostro paese e nel mondo. Auspicando ovviamente una soluzione rapida e positiva, possiamo soffermarci su alcune considerazioni di carattere generale alla luce di quanto abbiamo potuto verificare in questi ultimi mesi. Considerazioni che potrebbero tornare utili qualora in futuro si verificassero (speriamo proprio di no!) altre criticità sanitarie. Va da sé che in un mondo sempre più aperto, oltre a ovvi fattori di positività che ciò comporta vi sono, dovuti anche a una vasta e importante mobilità delle persone, fattori di rischio sempre presenti.

Innanzitutto, qualora ciò si verificassero auspichiamo che il paese per primo coinvolto in una tale eventualità, sappia operare tempestivamente sia con interventi che contengano al massimo possibile le criticità determinate, sia operando con una susseguente informazione chiara rapida e trasparente dei fatti e delle cause incidentali che li hanno provocati. Ciò al fine di coinvolgere la collettività internazionale per una prima e importante operatività in tema di conoscenza e miglior contrasto dell’incidente da parte delle istituzioni e della comunità scientifica internazionale. Fatta questa doverosa premessa, vi sono ulteriori considerazioni da fare su come affrontare queste criticità in casa nostra, nel nostro paese e con la cittadinanza.

Le prime cose da fare sono cercare di contenere e limitare al massimo il raggio d’azione di eventuali focolai e dare una informativa chiara, trasparente e univoca delle informazioni, senza banalizzare ma neanche enfatizzare l’intera questione. A tale proposito i nostri concittadini, e questo è il nostro primo consiglio, dovrebbero acquisire informazioni e norme operative esclusivamente dalle istituzioni a ciò preposte: ministeri, istituti scientifici come ad esempio l’Istituto Superiore della Sanità e le stesse istituzioni sanitarie territoriali.

Mai credere né ascoltare altre fonti che non hanno titolo e professionalità e soprattutto non far proprie notizie fatte girare in rete da millantatori che hanno quasi sempre altri scopi e obiettivi.

Anche su questioni più semplici o collaterali fatevi consigliare solo da persone competenti, a partire dal vostro medico di famiglia, relativamente alla acquisizione di eventuali farmaci quali ricostituenti o composti vitaminici, o solo semplicemente per metodologie alimentari di supporto per una prevenzione atta a rafforzare le difese immunitarie dell’organismo per difendersi al meglio da virus o batteri.

In fasi emergenziali, poi, truffe e raggiri sono sempre, purtroppo, all’ordine del giorno. Porre quindi la massima attenzione vietando, ad esempio, l’ingresso nella vostra abitazione a persone che con la scusa di fare controlli sanitari quali tamponi di verifica o altro, nascondono la volontà di carpirvi denaro e oggetti preziosi. Non acquistate, inoltre, prodotti venduti fuori dai circuiti tradizionali, quali mascherine, disinfettanti e altro ancora, anche perché il più delle volte risultato inefficienti o non conformi alla bisogna. Su quest’ultima questione, infatti, si è innestata una speculazione sui prezzi di prodotti e strumenti sanitari. Grazie alla denunce dei cittadini e delle relative amplificazioni rilanciate delle associazioni di cittadinanza, la Procura di Milano, e non solo, coadiuvata dalla Guardia di Finanza ha aperto un’inchiesta di contrasto a tale indegna speculazione.

Inoltre, quello che sconsigliamo vivamente, è la corsa all’accaparramento dei prodotti alimentari con il rischio, o meglio la certezza, di far mancare ad altri cittadini quello che anche a loro serve. Oltre naturalmente a generare una tensione sui prezzi dei beni di prima necessità e l’inevitabile aumento degli sprechi e degli scarti.

Infine, ma di non minore importanza, noi cittadini esigiamo che su questa criticità non si debbano innestare speculazioni politiche di qualsiasi natura. Di fronte a un’emergenza sanitaria, quello che si ritiene assolutamente necessario fare è che oltre a produrre informazioni, indicazioni operative e comunicazioni chiare e trasparenti da parte delle autorità pubbliche e della comunità scientifica in maniera univoca, vi sia la massima unità di intenti e convergenza degli obbiettivi da parte di tutte le responsabilità istituzionali. Il tutto attraverso un’attività coordinata funzionale a un rapido superamento della situazione.

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