Una notizia che tanti aspettavano e che ha riempito di gioia gli ammiratori – sparsi in ogni parte del mondo – del sacerdote francese, profeta del dialogo interreligioso tra cristianesimo e islam, vissuto tra 800 e 900 in Francia, Medio Oriente e Nord Africa. Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto sul secondo miracolo attribuito a frère Charles, l’ultimo passo necessario per la proclamazione della sua santità.
Un uomo “che ha fatto bene alla Chiesa”, così osservava papa Francesco nel centenario della morte di Charles de Foucauld, l’1 dicembre del 2016, avvenuta un secolo prima in Algeria a soli 58 anni per mano di predoni.
Charles de Foucauld, che Benedetto XVI beatificò nel 2005, è l’icona vivente del povero tra i più poveri e dimenticati. A pochi anni dalla morte, senza avere fondato una sua famiglia spirituale, comincia a essere conosciuto nel mondo, fino al riconoscimento ufficiale, oggi, della sua santità. A portare avanti la sua opera e i suoi insegnamenti sono i tanti Piccoli fratelli e Piccole sorelle, oltre 13 mila oggi, sparsi nel mondo in una ventina tra istituti e comunità, associati nella Famiglia spirituale Charles de Foucauld.