CARI AMICI vicini e lontani…
Il poliedrico presentatore ha recentemente riportato su Raiuno Cari amici vicini e lontani, trasmissione del 1984 dedicata ai sessant’anni della radio italiana. Il risultato è stato però un successo, per così dire, da un milione di spettatori, nonostante la tv, ha detto lui, non offra più un servizio pubblico come quello di un tempo. Per conoscere la sua opinione sull’Auditel basta ricordare la gag di Indietro tutta: gli ascolti tv venivano misurati sulla base degli sciacquoni del water. Però i numeri che ha fatto lo scorso mese la sua Cari amici vicini e lontani, replicata su Raiuno nelle tarde serate di venerdì, fanno sorridere anche lui che di autoironia ne ha tanta. Lo share si è aggirato intorno al 10%, un milione di spettatori. Il tutto per la riproposizione, per nulla pubblicizzata dalla Rai, di un programma del 1984 dedicata alla radio zeppa di vecchie glorie i cui nomi ora sono quasi sconosciuti, come Ernesto Bonino e Pippo Barzizza. “Allora – osserva Arbore – la feci per i sessant’anni di vita della radio in Italia, adesso è stata ritrasmessa per i suoi novant’anni. E l’interesse con cui è stata accolta, da chi l’aveva già vista e da chi magari non era neanche nato, ha sorpreso anche me. È stato tutto basato sul passaparola, la gente ci si è imbattuta e non l’ha più mollata”.