AUSTRALIA MELBOURNE, FESTA DI SAN GABRIELE

By redazione Eco
Pubblicato il 2 Giugno 2014

Gli emigranti italiani, in ogni continente, hanno portato con sé usi e costumi, tradizioni e cultura delle regioni d’origine. La preoccupazione immediata e l’impegno maggiore, erano rivolti, nei primi tempi (anni 50 e 60 per l’Australia), alla sicurezza del lavoro e all’acquisto della casa, per far venire dall’Italia la fidanzata, o la moglie e figli, o comunque per avere un alloggio proprio, segno di successo, motivo di orgoglio. Una volta allentata la pressione di queste necessità, si sono rivolti, con spirito di solidarietà, alla creazione di club, circoli, associazioni, dedicando molto tempo al lavoro volontario, per costruire sedi di incontro comunitario, paesano o regionale.

Ha fatto seguito il recupero delle tradizioni religiose, delle feste patronali, vissute come nei paesi di origine, con parata di costumi, canti, processioni con la statua del santo o della Madonna, la banda, il concerto, il folklore. Si è assistito ad una fioritura di manifestazioni religiose, anche nate in modo spontaneo, e innestate nel contesto della cultura anglosassone e vissute nelle parrocchie multiculturali di Melbourne.

La devozione a san Gabriele a livello comunitario, ha avuto un avvio modesto, quasi riservato, in forma di gruppo di preghiera, per chiedere la protezione del santo sui giovani. L’occasione di estendere questo nucleo di devoti e formare una vera e propria associazione è stata la visita di un padre passionista italiano, proveniente da Adelaide e di passaggio a Melbourne, ospite dei confratelli a Templestowe, vasto quartiere cittadino. L’invito di partecipare a una santa messa nella cappella del convento fu accolto da alcune decine di persone. Ma è stato quello l’inizio di un sodalizio che è ancora in pieno sviluppo. Era il 1997, e oggi l’associazione può contare su centinaia di soci, amici e sostenitori. Il monastero Holy Cross è diventato presto casa e chiesa, mente e cuore di una comunità fervente, che aveva trovato nella devozione a san Gabriele una fonte di spiritualità e di gioia.

Da allora, la festa di san Gabriele, nella seconda domenica di febbraio, si svolge sotto un ampio padiglione nel parco. È la più grande festa religiosa della comunità italiana di Melbourne. Un padre passionista viene invitato dall’Italia per celebrare la liturgia e portare un messaggio di fede, alla luce dell’esempio di santità lasciatoci da san Gabriele. Gli si offre anche l’opportunità di fare degli annunci a tutti gli abruzzesi e italiani d’Australia, tramite la stazione radio Rete Italia, che copre l’intero continente.

Il primo saluto viene rivolto all’assemblea dal coordinatore Bruno Petrocco. Le parti cantate sono eseguite dalla corale sotto la direzione del maestro Duilio Malavisi. A colpo d’occhio l’assemblea appare in tutta la sua magnifica configurazione di popolo di Dio, con bambini vestiti da gabriellini in prima fila, un gruppo della Casa d’Abruzzo nei loro tradizionali costumi regionali, gli alpini, giovani e anziani, famiglie, ammalati e disabili sulle loro carrozzine. Tutti uniti nella preghiera mentre ai lati dell’altare, le statue di san Gabriele e di san Paolo della Croce, ricevono omaggi floreali e donazioni. Segue la processione, che si snoda tra maestosi eucalipti e cespugli in fiore, con le statue portate a spalla, le confraternite con i loro stendardi, e la banda Vincenzo Bellini che esegue musiche di circostanza. Nel pomeriggio la folla di fedeli sosta nel parco per un fraterno picnic, consumando i propri cibi, il buon vino di casa, i dolci tipici dell’Abruzzo e di altre regioni.

L’associazione ha il timbro della presenza dei numerosi abruzzesi che vivono in questa città. Ma naturalmente tutta la comunità italiana, australiana e di altri gruppi etnici, è parte viva delle celebrazioni a san Gabriele. L’associazione organizza ogni anno quattro importanti incontri conviviali: a marzo alla Casa d’Abruzzo, con cena e ballo per oltre 500 persone; a maggio, agosto e novembre presso il convento, dove i volontari hanno costruito anche un grande forno, per condividere le classiche specialità della cucina italiana. L’Associa-zione ha avuto e ha il merito di avere anche coinvolto i padri passionisti in un rapporto di amicizia con centinaia di famiglie e di giovani. Le porte del convento, la cappella, le sale del convivio sono aperte, gli ombrosi viali del parco sono di tutti, la domenica è diventata giorno di festa anche per chi vive nei dintorni: un segno dei tempi, nello spirito del patrono d’Abruzzo e del protettore dei giovani.

È un dovere ringraziare il comitato, che con una straordinaria dedizione organizzano la festa e tutte le attività sociali: Lidio (presidente) e Rosa Secatore (segretaria), Bruno (coordinatore) e Kathy Petrocco, Augusto (tesoriere) e Liliana Calvisi, Elisa e Tony Iacovitti, Matteo e Laura Vasarelli, Renato e Lucia Catena, Iolanda e Remo Giovambattista.                 Germano Spagnolo

 

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