Secondo una ricerca internazionale che ha monitorato 360 soggetti cognitivamente sani con più di 55 anni, ci sarebbe un nuovo fattore di rischio della demenza. Si tratta del cosiddetto “pensiero negativo ripetitivo”, ovvero di uno schema di pensiero negativo che si accompagna spesso ad ansia e depressione. Questo schema di pensiero, come il rimuginio e la ruminazione, è un’attività di pensiero inconcludente e ripetitiva di cui il soggetto non riesce a liberarsi e che invece di dare sollievo all’ansia, aumenta il rischio di andare incontro a declino cognitivo e neurodegenerazione. Il meccanismo biologico sottostante è ancora sotto indagine, ma l’ipotesi avanzata dagli scienziati è che questo schema mentale agisca a lungo andare sulla salute vascolare. Una ragione in più per… pensare positivo!
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